Oggi la Commissione europea ha svelato il Competitiveness Compass, un piano strategico che mira a rilanciare la competitività del mercato unico attraverso una serie di misure di semplificazione normativa e riduzione degli oneri amministrativi. L’iniziativa si inserisce in un contesto di crescente competizione globale, dove l’Europa punta a colmare il divario con altre grandi economie e a rafforzare la propria posizione nell’innovazione, nella transizione energetica e nella sicurezza economica. Ma quali sono le leve su cui si concentra la Bussola della Competitività? E in che modo potrà incidere sul futuro delle imprese europee?
Un piano di semplificazione senza precedenti
La Commissione europea ha delineato un vasto programma di riduzione della burocrazia, con l’obiettivo di snellire gli obblighi di rendicontazione per tutte le imprese del 25% e per le Pmi del 35%, traducendosi in un risparmio stimato di 37,5 miliardi di euro nei costi ricorrenti entro la fine del mandato. Questo intervento, che verrà formalizzato nel primo pacchetto Omnibus di semplificazione atteso il prossimo mese, riguarderà principalmente la rendicontazione finanziaria sostenibile, la due diligence sulla sostenibilità e la tassonomia.
Per evitare che le Pmi siano penalizzate lungo le catene di approvvigionamento, la Commissione ha proposto una nuova categoria di “pmi a media capitalizzazione”, aziende che, pur essendo più grandi delle piccole e medie imprese, non rientrano nella categoria delle grandi imprese. Questa mossa consentirà loro di godere di un quadro normativo semplificato e meno oneroso. Inoltre, verrà rivisto il Meccanismo di Aggiustamento del Carbonio alle Frontiere per ridurre il peso amministrativo sui piccoli operatori, sebbene i dettagli di questa revisione debbano ancora essere definiti.
Tra le altre riforme previste, spicca la revisione del regolamento Reach, che mira a garantire una gestione più rapida delle sostanze chimiche pericolose, rafforzando la competitività delle imprese nel settore. Nel comparto farmaceutico, si prevedono misure per snellire le autorizzazioni per i dispositivi medici, mentre per il settore agricolo verrà introdotto un pacchetto di semplificazione per alleviare gli oneri burocratici degli agricoltori.
Digitalizzazione e nuovi strumenti per la crescita
Un altro pilastro fondamentale del Competitiveness Compass è la digitalizzazione, considerata un fattore chiave per la semplificazione amministrativa e il miglioramento dell’efficienza delle imprese europee. Il piano prevede il potenziamento di strumenti come fatturazione elettronica, firma digitale, invii elettronici e passaporto digitale dei prodotti, con l’obiettivo di ridurre tempi e costi della burocrazia.
Un’innovazione particolarmente interessante è l’introduzione di un portafoglio digitale europeo per le imprese, un’iniziativa che faciliterà l’interazione con le amministrazioni pubbliche e migliorerà l’accesso ai servizi transfrontalieri. In questo modo, le imprese potranno operare in un ambiente normativo più fluido e integrato, beneficiando di una maggiore interoperabilità tra i vari Stati membri.
Parallelamente, la Commissione punta a una piena armonizzazione normativa nel mercato unico, eliminando gli ostacoli amministrativi tra gli Stati membri e contrastando il fenomeno del gold plating, ovvero l’introduzione di requisiti nazionali aggiuntivi che penalizzano la competitività delle imprese. In questo contesto, si lavorerà anche a una semplificazione delle procedure GDPR per la gestione dei dati aziendali, garantendo maggiore uniformità nell’applicazione delle norme sulla protezione dei dati personali.
Verso una competitività sostenibile e innovativa
Uno degli obiettivi principali del Competitiveness Compass è rendere l’Europa un luogo in cui tecnologie, servizi e prodotti sostenibili vengano inventati, prodotti e commercializzati. Per farlo, la Commissione ha identificato tre settori chiave di intervento: innovazione, decarbonizzazione e sicurezza economica.
Per colmare il divario nell’innovazione, la Commissione proporrà iniziative come “AI Gigafactories” e “Apply AI”, volte a favorire lo sviluppo e l’adozione industriale dell’intelligenza artificiale in settori strategici. Inoltre, verranno introdotti piani d’azione per materiali avanzati, biotecnologie, robotica e tecnologie spaziali, rafforzando la leadership industriale europea in questi ambiti. Una strategia specifica per start-up e scale-up faciliterà la crescita delle nuove imprese innovative, semplificando le normative societarie, fiscali e sul fallimento per renderle più competitive a livello globale.
Nel campo della decarbonizzazione, verrà introdotto un Clean Industrial Deal, che promuoverà modelli di business circolari e la competitività del settore manifatturiero. Inoltre, un Affordable Energy Action Plan contribuirà a ridurre i costi energetici per le imprese, mentre un Industrial Decarbonisation Accelerator Act accelererà le autorizzazioni per i settori industriali in transizione.
Infine, sul fronte della sicurezza economica, la Commissione punta a diversificare le fonti di approvvigionamento e ridurre le dipendenze da Paesi terzi attraverso nuove partnership commerciali per le materie prime, l’energia pulita e le tecnologie sostenibili. La revisione delle norme sugli appalti pubblici permetterà inoltre di favorire le imprese europee nei settori critici e strategici.
Una nuova era per la politica industriale europea?
Con il Competitiveness Compass, l’Europa si prepara a un cambio di passo nella sua politica industriale, puntando su semplificazione, digitalizzazione e innovazione per recuperare terreno rispetto ai principali concorrenti globali. La guida di questo processo sarà affidata al primo Commissario europeo con delega all’attuazione e alla semplificazione, Valdis Dombrovskis, che coordinerà l’intero programma di revisione normativa.
L’iniziativa rappresenta una sfida ambiziosa ma necessaria, per rendere l’Europa un luogo più attraente per gli investimenti e la crescita economica. La chiave del successo sarà nella velocità di attuazione delle misure, un elemento su cui la Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha posto particolare enfasi: “L’Europa ha tutto ciò di cui ha bisogno per riuscire nella corsa verso l’alto. Ora abbiamo un piano. Abbiamo la volontà politica. Ciò che conta è la velocità e l’unità. Il mondo non aspetta noi”.