Commercio, energia pulita, farmaci. L’Unione europea guarda al Sud Africa e avvia i colloqui per un partenariato strategico per il commercio e gli investimenti verdi. Il via a questo nuovo capitolo è stato dato oggi a Città del Capo durante un vertice Ue -Sudafrica al quale hanno partecipato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo António Costa e il presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa.
“Siete una voce guida del Sud del mondo. Siamo uniti dai nostri valori democratici. E dal nostro impegno condiviso per l’unità e la diversità. Ma condividiamo anche interessi fondamentali”, ha rimarcato von der Leyen nel suo intervento in apertura del vertice.
Rapporti con gli Usa al minimo storico
“In un momento di crescente confronto e competizione globale, dobbiamo rafforzare ulteriormente la nostra partnership”, ha aggiunto la leader europea non a caso: il vertice si inserisce in un momento storico dove la nuova amministrazione Usa a guida Donald Trump in meno di due mesi ha scardinato l’ordine mondiale e l’alleanza fra le due sponde dell’Atlantico che durava dalla Seconda Guerra Mondiale.
Tra attacchi alle politiche del blocco, accuse di minare la libertà d’espressione, disimpegno dal sostegno all’Ucraina e dalla sicurezza del Vecchio Continente, peraltro escluso dai primi contatti per porre fine alla guerra con la Russia, e con una guerra commerciale a suon di dazi ormai ufficiale, l’Unione europea sta diversificando le proprie aree d’azione e le proprie alleanze. Ne è un esempio anche il recente viaggio in India ma anche il fresco accordo concluso con la Corea del Sud sul commercio digitale.
Non è un caso nemmeno l’assicurazione da parte dei leader europei che l’Unione stia lavorando per la presidenza sudafricana del G20, in contrapposizione con gli Usa che hanno sostanzialmente snobbato tale presidenza. Il Sudafrica l’anno scorso ha presentato un’istanza contro Israele per genocidio presso la Corte internazionale di giustizia, cosa che gli Stati Uniti non hanno gradito. Così come una legge di redistribuzione delle terre da poco approvata che secondo il braccio destro di Trump, Elon Musk – che è nato in Sudafrica – sarebbe razzista nei confronti dei bianchi. Per tutta risposta gli Usa hanno tagliato i fondi e gli aiuti al Paese.
Insomma, entrambe le parti al momento hanno pessimi rapporti con gli Stati Uniti e questo è sicuramente un buon motivo per riavvicinarsi, dopo un allontanamento dovuto al rifiuto del Sudafrica di condannare apertamente la Russia per l’invasione dell’Ucraina.
Cos’è la Clean Trade and Investment Partnership
Il Sudafrica, ha notato von der Leyen, “è già il partner più stretto in Africa e l’unico partner strategico nel continente: ogni anno, ci sono quasi 50 miliardi di euro di scambi commerciali”. Ma l’obiettivo è intensificare gli scambi e la cooperazione.
Per farlo, oggi sono stati avviati i colloqui per un partenariato strategico, la Clean Trade and Investment Partnership, che si concentrerà su investimenti, transizione verso l’energia pulita, competenze e tecnologia, e sullo sviluppo di industrie strategiche lungo l’intera filiera, creando nello stesso tempo posti di lavoro in Africa. I leader hanno anche concordato di estendere la loro cooperazione alle materie prime critiche.
Per quanto riguarda la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, von der Leyen ha menzionato la filiera dell’idrogeno pulito come un ambito dove il Sudafrica “può diventare un leader globale”, disponendo di fonti di fonti pulite in abbondanza e di materie prime fondamentali, “tra cui il 91% delle riserve mondiali di metalli del gruppo del platino”. La partnership dunque mira a sostenete le aziende europee interessate a investire nel Paese africano, dando impulso all’industria locale. “Il nostro modello è che vogliamo supportare posti di lavoro locali, valore aggiunto locale e standard ambientali e lavorativi elevati”, ha sottolineato la presidente della Commissione.
Global Gateway: 4,7 mld di euro
La tedesca ha anche annunciato un pacchetto di investimenti, nell’ambito del Global Gateway, del valore di 4,7 miliardi di euro, la maggior parte dei quali – 4,4 miliardi di euro – in progetti a sostegno di una transizione energetica pulita e giusta nel Paese africano. Il Global Gateway, l’iniziativa dell’Unione che mira a mobilitare fino a 300 miliardi di euro entro il 2027 per sostenere progetti infrastrutturali sostenibili in tutto il mondo, per il Sud Africa si concentra anche sulle infrastrutture di connettività, sia fisiche che digitali, e sul potenziamento dell’industria farmaceutica locale.
Su quest’ultimo punto, von der Leyen ha sottolineato la convergenza di interessi: da una parte quello del Sud Africa ad aumentare la produzione di vaccini e diventare leder anche nella loro distribuzione, dall’altra quello dell’Ue che “punta a diversificare alcune delle nostre catene di approvvigionamento più critiche”.
Cooperazione in scienza e tecnologia
Un terzo ambito di azione e cooperazione evidenziato dalla presidente della Commissione riguarda infine scienza e tecnologia, in particolare sull’intelligenza artificiale, sul clima e sulla salute. Il Sudafrica è attualmente è il Paese africano più presente nei programmi di ricerca europei, con finanziamenti per oltre 140 progetti e più di mille cittadini venuti a studiare e insegnare nelle università europee nel 2024.
E con questo, von der Leyen ha lanciato un messaggio “molto chiaro” a tutto il Pianeta, che è anche un po’ un messaggio agli Usa: “L’Europa rimane aperta agli affari e alle persone di talento da tutto il mondo”.