“Riformare la Wto”, così Šefčovič accelera la corsa dell’Ue alle nuove alleanze commerciali

Le scelte statunitensi non hanno solo spinto l'Ue verso nuove alleanze, ma hanno reso urgente la riforma interna della Wto
19 ore fa
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Šefčovič Maros Afp
Maros Šefčovič, commissario europeo al Commercio (Afp)

La spinta per una riforma profonda dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) e l’urgente ricerca di nuovi partner commerciali sono diventate le priorità assolute della politica economica dell’Unione europea. Le politiche tariffarie imposte dal presidente statunitense Donald Trump hanno ridato vita ai negoziati di libero scambio sospesi in tutto il mondo e favorito nuove alleanze tra partner che cercano di compensare le esportazioni perse verso gli Stati Uniti.

Il commissario europeo per il Commercio e la Sicurezza Economica, Maroš Šefčovič, ha chiarito la duplice strategia europea, prima ai legislatori il mese scorso e oggi alla conferenza indetta dalla Commissione in collaborazione con l’Istituto internazionale degli affari europei, sottolineando che il sistema commerciale globale è “stanco” e necessita di una “profonda riforma”.

L’Ue guarda oltre l’America protezionista

L’Unione europea oggi guarda oltre gli Stati Uniti. Le nuove alleanze istituite negli ultimi mesi sono la contro-risposta ai dazi statunitensi e, in qualche modo, anche alla sovraccapacità cinese e alle restrizioni sull’esportazione di minerali essenziali necessari per la transizione verde dell’Ue.

Il commissario Šefčovič ha ricordato che gli Stati Uniti hanno rappresentato solo il 17% del commercio dell’Ue nello scorso anno. In altre parole: “Non sono gli unici in gioco”, ha chiarito il commissario. “Dobbiamo anche prenderci cura dell’altro 83%. Ciò significa continuare a impegnarci per diversificare le nostre relazioni”.

È per questo motivo che l’Ue ha avviato negoziati con diverse economie di altri Paesi, inclusi gli ultimi quattro accordi con il Mercosur, il Messico e l’Indonesia, e il futuro con l’India, previsto entro la fine dell’anno. Altri partner attivi nei nuovi accordi commerciali includono Malesia ed Emirati Arabi Uniti.

Il rischio immediato e la questione geopolitica

Sebbene questi nuovi patti abbiano un valore politico e offrano relazioni stabili in un momento di incertezza globale, essi potrebbero non compensare completamente le perdite commerciali causate dai dazi Usa. Se i risultati di quest’ultimo sono immediati, i benefici dei nuovi accordi si vedranno solo nel corso dei prossimi anni.

Riformare la Wto

Le scelte statunitensi non hanno solo spinto l’Ue verso nuove alleanze, ma hanno reso urgente la riforma interna della Wto. Il problema? La presidenza Trump, nel corso del precedente mandato, ha bloccato la nomina di nuovi membri all’organo d’appello, paralizzando l’applicazione legale delle decisioni in materia di commercio. E secondo Šefčovič, “non verrà sbloccata” la situazione se non ci sarà una riforma, un cambio di rotta da parte dello stesso organo.

Senza l’organo d’appello, che gestisce i meccanismi sanzionatori, c’è il rischio che le decisioni commerciali siano dettate da “semplici transazioni o dal potere geopolitico“. Per aggirare questo stallo e ripristinare l’efficacia delle norme, l’Ue sta cercando nuovi partner per accordi di arbitrato provvisorio. Šefčovič ha rivelato che “finora abbiamo più di 60 Paesi pronti a lavorare sui cosiddetti accordi plurilaterali”. Questi Paesi aderiscono all’accordo arbitrale provvisorio multilaterale, impegnandosi reciprocamente a rispettare l’esito dei panel di risoluzione delle controversie.