A due anni dall’adozione del piano RePowerEu, la Commissione ha fornito sostegno agli Stati membri, per accelerare la diffusione delle energie rinnovabili. Nella giornata di ieri, 13 maggio, la Commissione ha adottato una serie di raccomandazioni e documenti guida per migliorare le procedure di autorizzazione e le aste per questo tipo di energie. Lo scopo è quello di semplificare la burocrazia e contribuire ad attuare il quadro comunitario in merito al cambiamento climatico. Inoltre, l’Ue intende rafforzare anche la propria competitività industriale e realizzare il piano di Green Deal europeo.
Procedure autorizzative più rapide e semplici
Come si legge nella nota della Commissione, la raccomandazione aggiornata evidenzia le modalità per migliorare le procedure di pianificazione e autorizzazione per le energie rinnovabili e i relativi progetti infrastrutturali nell’Ue. La guida aggiornata alle autorizzazioni fornisce esempi di buone pratiche su procedure di concessione delle autorizzazioni più rapide e semplici, evidenzia l’importanza della digitalizzazione e della partecipazione della comunità, delle risorse umane e delle competenze; e delinea come gestire al meglio le procedure di selezione del sito e le connessioni di rete.
La Commissione ha inoltre adottato un ulteriore documento orientativo sulla designazione delle aree di accelerazione delle rinnovabili. Secondo la direttiva rivista sulle energie rinnovabili, si tratta di quelle aree in cui non è prevista realizzazione di progetti che abbiano un impatto significativo. Le procedure necessarie, quindi, saranno accelerate per garantire rapida implementazione di tecnologie specifiche. Elementi chiave per la selezione di tali aree sono la disponibilità di strumenti digitali per la pianificazione e la mappatura, oltre ai dati sulla capacità di energia rinnovabile e sul potenziale impatto ambientale. Nelle sue linee guida, la Commissione evidenzia anche il ruolo di una consultazione pubblica per facilitare una designazione efficace.
L’importanza delle aste
“Delineando elementi standard per la progettazione delle aste per le energie rinnovabili – spiega la Commissione -, le raccomandazioni e gli orientamenti della Commissione renderanno queste procedure più armonizzate ed efficienti, in linea con il Net-Zero Industry Act. La raccomandazione aiuterà gli Stati membri a progettare aste che tengano in considerazione obiettivi quali la qualità, il contributo alla resilienza e la sostenibilità ambientale. L’utilizzo di criteri diversi dal prezzo consentirà di premiare progetti a maggior valore aggiunto. Contribuirà a sviluppare l’ecosistema europeo di produzione tecnologica a zero emissioni e a garantire che i progetti siano realizzati pienamente e in tempo. Ciò garantirà che la transizione verso l’energia pulita vada di pari passo con una forte base industriale in Europa”.
Già da oggi, la Commissione ha reso nota l’esistenza di un sistema online in cui gli Stati membri pubblicheranno informazioni di base sui loro calendari delle aste. Tali informazioni dovrebbero includere i tempi e la frequenza delle aste, la capacità messa all’asta, il budget pianificato e le tecnologie ammissibili, come richiesto dalla direttiva sulle energie rinnovabili. La piattaforma fornirà alle aziende un unico punto di informazione per tutte le aste di energia rinnovabile previste in tutta l’Unione.
Gli obiettivi sulla competitività
Le procedure semplificate e la trasparenza arrivano oggi come incentivo agli obiettivi Ue per il campo delle rinnovabili. Raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 è fondamentale per il Green Deal europeo e per il RePowerEu.
Gli obiettivi Ue prevedono il raggiungimento di una quota del 45% di energia rinnovabile entro il 2030, con un obiettivo minimo giuridicamente vincolante di almeno il 42,5%. L’Unione sostiene lo sviluppo di progetti transfrontalieri di energia pulita, comprese le reti elettriche offshore e, per garantire che l’economia sia adeguatamente attrezzata, l’anno scorso la Commissione ha proposto la legge sull’industria a zero emissioni nette e la legge sulle materie prime critiche per sostenere la capacità di produzione nazionale di tecnologie a zero emissioni nette e l’approvvigionamento dei materiali necessari. Il Piano d’azione europeo per l’energia eolica e la Carta europea dell’energia eolica, così come la Carta europea dell’energia solare saranno i riferimenti per la competitività.