Scendono dal 25% al 15% i dazi imposti dal presidente statunitense Donald Trump su auto e ricambi dell’Unione europea. L’accordo commerciale tra le parti è stato formalmente implementato e ha valore retroattivo al primo agosto. Nell’elenco, esenzioni tariffarie anche per prodotti farmaceutici generici, aeromobili e ricambi.
A darne notizia sono il Dipartimento del Commercio e l’Ufficio del Rappresentante per il Commercio statunitensi, i quali hanno pubblicato un avviso online sul Federal Register statunitense, nel quale si legge la modifica al programma tariffario per attuare l’accordo quadro raggiunto con l’Ue a luglio.
Dazi al 15% sulle auto europee
L’avviso degli Stati Uniti specifica, inoltre, centinaia di prodotti provenienti dall’Ue che sono esenti dai nuovi dazi di Trump, tra cui risorse naturali come il sughero, carenti negli Stati Uniti, tutti gli aeromobili e le relative parti, così come prodotti farmaceutici generici, i loro ingredienti e precursori chimici. Queste esenzioni sono da intendersi effettive dal primo settembre.
L’avviso rientra in una serie di ordini esecutivi già firmati da Donald Tramp, tra i quali quello che preannunciava alcune esenzioni dalle sue tariffe “reciproche” e dai cosiddetti obblighi di sicurezza nazionale della Sezione 232 ai Paesi che negoziano accordi commerciali con gli Stati Uniti. Tra gli altri prodotti esentati per gli esportatori dell’Ue ci sono: grafite, nichel, terre rare, magnesio e alcuni altri metalli, centinaia di componenti elettronici e meccanici.
L’azione è intesa come una dimostrazione concreta dell’impegno degli Stati Uniti e dell’Ue “verso un commercio e investimenti equi, equilibrati e reciprocamente vantaggiosi”, si legge nella nota.
“Una boccata d’aria” per le case automobilistiche
Il settore automobilistico attendeva da tempo questo provvedimento. Al centro del dibattito la catena di approvvigionamento. Alla notizia ha fatto seguito la reazione del mercato: le azioni delle case tedesche sono salite, riflettendo il sollievo per l’attuazione formale dell’ordine esecutivo.
Lo stesso è accaduto alla casa automobilistica di lusso Porsche, la quale non possiede stabilimenti produttivi al di fuori dell’Europa e le cui azioni sono aumentate di circa il 3,8% a Francoforte. Ma anche le azioni della Bmw e di Mercedes-Benz sono rispettivamente aumentate dell’1,4% e dell’1,1%. Gli Stati Uniti hanno affermato nella loro nota che l’elenco dei prodotti potrebbe ancora essere modificato.