Clima, salute e nutrizione all’European Innovation for Sustainability Summit

Una due giorni di workshop, spettacoli e tavoli di confronto sul futuro della salute alimentare tramite approccio sostenibile: cos’è emerso
2 mesi fa
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European Innovation For Sustainability Summit 2024
European Innovation For Sustainability Summit 2024

Si è concluso lo scorso weekend l’European Innovation for Sustainability Summit, organizzato e ospitato da Eiss, in collaborazione con il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo delle Nazioni Unite (Ifad) e con il supporto istituzionale del Parlamento europeo. Si è trattato di un evento internazionale che ha riunito politici e decisori pubblici e privati, così come della società civile. Lo scopo? Impegnarsi in dialoghi ad alto livello che incoraggino il sostegno a soluzioni di cofinanziamento, processi, prodotti e approcci innovativi.

L’evento durato due giorni è stato caratterizzato da presentazioni, tavole rotonde, workshop e un’area espositiva per mostrare testimonianze uniche di aziende e organizzazioni che lavorano verso la sostenibilità. Tema di quest’anno “Clima, salute e nutrizione”.

L’impegno per la sostenibilità

In apertura dell’evento Ifad e Eiis hanno firmato un memorandum d’intesa. Lo scopo è quello di promuovere una collaborazione attiva relativa allo sviluppo agricolo e alla sicurezza alimentare. Come? Sfruttando le competenze delle parti coinvolte per creare soluzioni innovative. “Il messaggio che arriva da questo summit è molto chiaro – ha sottolineato il direttore generale di Eiis Andrea Geremicca- : la collaborazione è la chiave per avere successo”.

“È necessaria la cooperazione di tutti perché nessuno può prosperare in una società che altrimenti rischia di fallire – ha aggiunto -. In qualità di istituto finanziario, l’Ifad è in grado di offrire una vasta gamma di prodotti come garanzie, meccanismi di condivisione del rischio e partnership pubblico-private”, afferma Alvaro Lario, presidente dell’IFAD. “L’IFAD si impegna a scendere in campo direttamente e a co-investire con il settore privato”, aggiunge. La sfida dell’istituto è di “espandere i propri investimenti per collegare milioni di persone in più nelle zone rurali al settore privato. Per noi, il futuro – ha poi concluso – è mobilitare il settore privato locale e internazionale portandolo dove serve per risolvere le sfide globali”.

Sono oltre 3 mila i partecipanti che si sono riuniti a Palazzo Orsini Taverna a Roma. Tanti anche i giovani che hanno preso parte alla due giorni di attività e workshop, non solo come organizzatori ma anche come decisori e creatori di un cambiamento attivo. Durante la kermesse, è stato anche affidato anche il premio “Miglior prodotto Eiis Summit 2024”. Il riconoscimento è andato a Mutti Pomodoro come “Miglior innovatore di prodotti per la sostenibilità 2024“. Il progetto “Ragù alla Mutti – 100% vegetale” è stato riconosciuto per l’eccezionale contributo alla sostenibilità.

Clima, salute e nutrizione

Proprio sul cibo, alimentazione e nutrizione non sono mancati volti noti al grande pubblico che hanno fatto di questi tre elementi “spettacolo”, come ad esempio Bruno Barbieri, noto volto di Masterchef. Un approccio sostenibile all’alimentazione, però, passa anche attraverso tante complessità e variabili. Lo ha spiegato con chiarezza Carlo Alberto Pratesi, Presidente dell’European Institute of Innovation for Sustainability a margine dell’incontro “Partnership for Impact”: “La complessità è un obiettivo, ma è anche una sfida fatta da tante variabili e le soluzioni non possono essere semplici di fronte a problemi complessi. Uno dei rischi che si ha nel percorso verso la sostenibilità è semplificare, cercare di trovare il problema, l’unico problema, la causa di tutti i mali. Talvolta sono alcuni ingredienti, alcune aziende o alcune situazioni che vengono considerate il motivo del problema”.

“Questo è successo, per esempio con l’olio di palma – ha spiegato il presidente -, è successo con la plastica, per certi versi anche con la carne. È ovvio che sono tutti prodotti che hanno avuto un incredibile sviluppo e una grandissima domanda: questo ha generato automaticamente degli impatti, ma l’idea di eliminare un ingrediente e con quello, eliminare il problema, è sostanzialmente sbagliato. Molti di questi prodotti in alcuni casi sono i migliori”.

“Naturalmente bisogna gestirli con correttezza e quindi nel caso dell’olio di palma, per esempio, in maniera sostenibile. E allora la strada è quella giusta per i consumatori, per i media, a volte anche per la politica. Il messaggio è semplice, più facile da gestire. La realtà è che i messaggi semplici a volte sono molto vicini alle fake news.”, ha concluso.