“La crisi sanitaria globale che abbiamo creato”: così Bill Gates scuote l’Europarlamento

L’Oms stima che entro il 2030 la carenza di personale sanitario raggiungerà i quattro milioni di professionisti
7 ore fa
3 minuti di lettura
Bill Gates nel docufilm "What's Next: The Future With Bill Gates" (The Hollywood Archive/Ipa)
Bill Gates nel docufilm "What's Next: The Future With Bill Gates" (The Hollywood Archive/Ipa)

Non è stato un semplice intervento, ma un appello accorato quello che Bill Gates ha rivolto ieri al Parlamento europeo. Con parole che non lasciano spazio a interpretazioni, il filantropo e creatore di Microsoft ha denunciato una crisi sanitaria globale “in gran parte di nostra creazione”, puntando il dito contro l’inversione di tendenza nei progressi sanitari mondiali.

In un’epoca in cui la mortalità infantile torna a salire e i fondi per l’assistenza estera si assottigliano, Gates ha chiesto all’Europa di non voltarsi dall’altra parte.

Mortalità infantile

Secondo Gates, fenomeni come le pandemie non si possono attribuire all’operato dell’umanità, mentre crisi sanitaria globale che stiamo vivendo sì. “Povertà e fame sono in aumento per la prima volta, e più bambini moriranno quest’anno rispetto all’anno scorso”. Negli ultimi 25 anni, infatti, le morti infantili si sono dimezzate – da 10 milioni a 5 – un trend che sta per finire o che potrebbe addirittura ribaltarsi. Non a caso, l’assistenza estera mondiale è diminuita di oltre 30 miliardi di dollari quest’anno, con i Paesi poveri che “stanno pagando di più sui debiti in molti casi di quanto riescano a spendere per le loro necessità di base come salute ed educazione”.

Un esempio concreto ci arriva dal racconto del filantropo a seguito del suo ultimo viaggio in Africa: lì la morte dei bambini con l’Hiv assume una rilevanza maggiore se si considerasse che i farmaci per evitarla costano 12 centesimi al giorno.

Non solo Africa…

La mortalità infantile, però, non è solo un problema dei Paesi in via di sviluppo. Nel 2024, sia la Francia che la Romania hanno registrato tassi di mortalità infantile superiori alla media Ue del 2023 (3,3 decessi per mille nati vivi). Nello specifico:
• la Romania è passata da 2,1 decessi per mille nati vivi nel 2023 a 6,4 nel 2024.
• La Francia è passata da 2 decessi per mille nati vivi nel 2023 a 4,1 nel 2024.

Ma ance il Portogallo non è esente: tra il 2023 e il 2024, il Paese ha registrato un aumento del 20% nel tasso di mortalità infantile, una tendenza che si discosta da quella relativa alla mortalità generale nel Paese.

Spese per la sanità

Bill Gates ha poi denunciato il collasso dei sistemi sanitari nei Paesi in via di sviluppo. “Il nostro sistema di allerta precoce che ci permetterebbe di fermare una pandemia prima che si diffonda globalmente è più debole oggi di quanto sia stato o di quanto dovrebbe essere”. Tra gli effetti, secondo Gates, spicca il licenziamento delle persone che si dedicavano al monitoraggio dell’influenza aviaria e dell’Ebola: una minaccia per la sicurezza sanitaria globale.

A contribuire alla minaccia, nei Paesi sviluppati, invece, è l’invecchiamento del personale sanitario e la denatalità. Nel 2024 il settore sanitario europeo ha vissuto un paradosso: mentre l’Organizzazione mondiale della sanità stima che entro il 2030 la carenza di personale raggiungerà i quattro milioni di professionisti, il numero di medici e infermieri non è mai stato così alto. A questo quadro, si aggiungono le stime dell’Ocse, secondo le quali, entro il 2050 ci saranno 38 milioni di persone in più con più di 65 anni e 26 milioni in meno in età lavorativa.

L’impegno collettivo dell’Unione europea

Per Gates, l’unica soluzione è una presa di coscienza collettiva. Il filantropo, infatti, ha ricordato la promessa fatta a maggio, in occasione del 25esimo anniversario della Bill e Melina Gates Foundation, una tra le fondazioni più grandi e influenti al mondo: “ho preso l’impegno che nei prossimi 20 anni, la ricchezza che ho personalmente nella fondazione sarà spesa contro queste cause. Sto accelerando le mie donazioni” per un senso di “incredibile ottimismo” legato alle innovazioni in arrivo, che potrebbero permettere di “eradicare la polio, ma anche la malaria e ridurre drasticamente tutte le malattie infettive, incluso l’Hiv, nel corso di questi due decenni”, ha spiegato.

Il patrimonio di Bill Gates, al 2025, si stima sia pari ai 117 miliardi di dollari.

E parlando all’Europarlamento, Gates ha ringraziato gli Stati membri per gli impegni presi in questi anni: “L’Europa ha sempre avuto un alto standard per quello che è dovuto alla generosità, lo 0,7% del Pil. E spero che nel tempo, più Paesi possano dare a quel livello. Una quantità molto piccola di denaro come percentuale di questi budget fa letteralmente la differenza in milioni di vite”.

Oggi si terrà il rifinanziamento di Gavi, l’Alleanza globale per i vaccini, con l’ospitalità dell’Unione europea, ha ricordato il miliardario. “Dovreste essere molto orgogliosi sia dei vostri Stati membri che dei contributi dell’Ue”, ha aggiunto, ricordando che l’ente co-fondato dalla sua Fondazione ha salvato oltre 19 milioni di vite dalla sua creazione e rappresenta uno degli strumenti più efficaci nella lotta contro le malattie prevenibili. Il costo per salvare una vita attraverso questi programmi è di 1.000-2.000 dollari, mentre nei Paesi ricchi può superare il milione di dollari, cifre che attestano l’efficacia degli investimenti in sanità globale: “quando si investe in questi programmi, si ottiene un ritorno incredibile in termini di vite salvate”.