Povertà energetica in Italia: “Colpite 2,2 milioni di famiglie”

Nel 2021, le emissioni medie pro capite per il 20% della popolazione con il reddito più alto erano 3,4 volte superiori a quelle del 20% più povero
5 mesi fa
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Poverta Energetica Italia
Poverta Energetica Italia

Il “Country Report 2024” della Commissione Ue evidenzia che l’Italia non ha un indicatore ufficiale di povertà energetica, ma le stime nazionali mostrano un aumento dal 7,3% nel 2014 all’8,5% nel 2022, colpendo circa 2,2 milioni di famiglie. Nonostante l’aumento dei prezzi dell’energia, la percentuale di famiglie che non riescono a riscaldare adeguatamente la propria casa è scesa dal 17,0% nel 2015 all’8,8% nel 2022, al di sotto della media Ue.

La povertà energetica è spesso associata alle disuguaglianze ambientali. Nel 2021, le emissioni medie pro capite per il 20% della popolazione con il reddito più alto erano 3,4 volte superiori a quelle del 20% più povero. Inoltre, il 94% della popolazione vive in regioni con livelli critici di inquinamento atmosferico, causando circa 46.800 morti premature all’anno.

La Commissione Ue sottolinea l’importanza della transizione verde per l’Italia, con l’obiettivo di aumentare l’uso di materiali circolari nell’industria e nell’edilizia. L’Italia è sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi del Piano d’azione per l’economia circolare dell’Ue, con un’alta percentuale di riciclo e riutilizzo dei materiali.

Tuttavia, ci sono ancora sfide da affrontare. L’industria energetica ha ridotto le proprie emissioni del 22% dal 2019, ma l’industria chimica ha visto una diminuzione del 40% delle emissioni di gas serra dal 2013. L’Italia, in sintesi, dipende dalle importazioni per il 46,8% dei materiali utilizzati, rendendola vulnerabile ai mercati volatili delle materie prime.

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