La Nature Restoration Law sarà legge. A sorpresa dopo la battuta d’arresto di marzo, il Consiglio Ue ha raggiunto la maggioranza qualificata necessaria per approvare la legge sul ripristino della natura tanto discussa.
A spianare la strada all’approvazione del regolamento è stato un cambio di posizione dell’ultimo minuto dell’Austria, annunciato domenica dal ministro dell’Ambiente viennese Leonore Gewessler.
Anche la Slovacchia, che in precedenza aveva espresso pubblicamente dubbi sulla proposta, ha sostenuto il testo, permettendo alla legge di passare con una maggioranza di 20 Paesi, che rappresentano il 66% della popolazione dell’Ue, appena un punto sopra la soglia per l’approvazione con maggioranza qualificata in Consiglio fissata al 65%.
L’Italia ha votato contro la Nature Restoration Law insieme a Ungheria, Polonia, Olanda, Svezia e Finlandia, mentre il Belgio si è astenuto.
Entusiasti gli ambientalisti, con Legambiente che esorta il governo italiano ad adottare la legge al più presto “fissando obiettivi misurabili.
La posizione dell’esecutivo è stata espressa dalla viceministra per l’ambiente Vannia Gava, per cui, nonostante la minore rigidità del testo definitivo, la Nature Restoration Law “resta assolutamente non soddisfacente perché la normativa aumenta gli oneri amministrativi ed economici per il settore agricolo”.
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