Venezuela, Maduro riconfermato presidente: la reazione Ue e del resto del Mondo

Nicolás Maduro è stato dichiarato il vincitore delle presidenziali con il 51% dei voti. L’opposizione contesta i risultati come gli esponenti Ue e i leader mondiali
2 mesi fa
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Nicolas Maduro
Nicolas Maduro, Caracas, Venezuela, (Li Muzi/Xinhua/Abacapress/ Fotogramma/Ipa)

Nicolás Maduro è il vincitore delle elezioni presidenziali in Venezuela. O almeno questo è quanto è stato dichiarato nel Paese nel quale il presidente in carica avrebbe ottenuto il 51% dei voti.

Edmundo González, il principale candidato dell’opposizione però, rivendica il successo elettorale sostenendo che i risultati sarebbero stati falsati. Cosa sta accadendo in Venezuela e quali ripercussioni avranno queste elezioni in Europa e nel resto del mondo?

Elezioni in Venezuela: i risultati

L’autorità elettorale venezuelana è controllata dai sostenitori di Maduro. I risultati delle elezioni non sono stati resi noti immediatamente da parte dei 30mila seggi sparsi sul territorio (sei ore dopo la presunta chiusura dei seggi). Si pensa ad un golpe elettorale e alla capacità del governo attuale di raggiungere maglie autoritarie la cui opposizione non è in grado di contrastare. La stessa opposizione che, infatti, ha denunciato i risultati affermando di avere i dati solo per il 30% delle urne.

Edmundo González è un ex diplomatico sconosciuto agli elettori fino a pochi mesi fa. Ha preso il posto ad aprile come sostituto di Maria Corina Machado, principale avversaria politica di Maduro. Marina Corina Machado ha vinto le primarie di ottobre con oltre il 90% dei voti. Il Tribunale supremo di giustizia, sempre controllato da Maduro, le ha così impedito di partecipare alle elezioni per i prossimi 15 anni.

Gli altri candidati che si sono presentati alle elezioni non hanno sfidato apertamente il presidente in carica a differenza di Gonzalez che si è ritrovato supportato dalla popolazione che non accetta le politiche del Partito Socialista Unito. Salari bassissimi, povertà in crescita, industria petrolifera paralizzata e conseguente migrazione che ha spaccato le famiglie: le politiche di Maduro hanno acceso una crisi negli ultimi anni nel Paese che trova riscontro in aspre critiche nel resto del Mondo.

Chi è Nicolas Maduro

Da autista di autobus a presidente del Venezuela per oltre 10 anni, Nicolas Maduro è considerato dall’opinione pubblica del Paese e dalle organizzazioni internazionali come un autocrate che ha distrutto l’economia della Nazione. Le organizzazioni internazionali per la tutela dei diritti umani sostengono le teorie di diversi casi di uccisioni, torture e altri maltrattamenti, inclusi episodi di violenza sessuale, ai danni di manifestanti. Manifestanti che, dopo le elezioni del 2013, sono scesi in piazza in migliaia per protestare contro il risultato elettorale.

Nel 2020 l’Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite (Onu) ha condannato Maduro per crimini contro l’umanità e ha chiesto il processo alla Corte penale internazionale de L’Aja. Lo stesso anno, il dipartimento di Stato degli Usa ha offerto una taglia da quindici milioni per la cattura di Maduro, considerandolo un narcotrafficante.

Elezioni Presidenziali 2024 In Venezuela: Il Popolo Venezueliano In Tutto Il Mondo In Attesa Dei Risultati
I venezuelani manifestano il giorno delle elezioni presidenziali a Medellin (Camilo Moreno/NurPhoto/Shutterstock /Ipa)

Il “potere” economico del Venezuela

Il Venezuela vanta una delle più grandi riserve di petrolio nel mondo. Era l’economia più avanzata dell’America Latina. Con la presidenza di Maduro, è crollato il prezzo del petrolio ed è aumentata l’inflazione, secondo le cui stime pare sia al 130mila%.

L’attività commerciale della Capitale pare si riprenderà del 4% nel 2024 secondo le previsioni del Fondo monetario internazionale, ma dal 2012 al 2020 è in discesa del 71%. I salari mensili possono aggirarsi anche intorno ai 200 euro, costringendo le persone ad una migrazione di massa.

Secondo i dati della piattaforma R4V, tra la fine del 2023 e il 2024 i migranti sono cresciuti dell’8,3%, circa 402.354 persone hanno lasciato il Venezuela in cerca di una migliore condizione di vita.

La reazione europea e del Mondo

Non è mancata l’immediata reazione da parte delle principali cariche dell’Unione europea e del resto del Mondo.

“Il popolo del Venezuela – ha scritto su X l’Alto rappresentante per gli affari esteri dell’Ue Josep Borell – ha votato sul futuro del suo paese in modo pacifico e massiccio. La tua volontà deve essere rispettata. È fondamentale garantire la totale trasparenza del processo elettorale, incluso il contenuto dettagliato dei voti e l’accesso agli atti di votazione”.

“Ho molte perplessità sul regolare svolgimento delle elezioni in Venezuela. Chiediamo risultati verificabili ed accesso agli atti: il risultato che annuncia la vittoria di Maduro rispecchia veramente la volontà del popolo?”. Se lo chiede su X il vicepresidente del Consiglio italiano e ministro degli Esteri Antonio Tajani, commentando l’elezione di Nicolás Maduro, alle presidenziali del Venezuela.

“Il regime di Maduro deve capire che i risultati sono difficili da credere. La comunità internazionale e in particolare il popolo venezuelano, compresi i milioni di venezuelani in esilio, esigono la totale trasparenza… Dal Cile non riconosceremo alcun risultato che non sia verificabile”, ha dichiarato il presidente Gabriel Boric.

“Il Venezuela merita risultati trasparenti, accurati e conformi alla volontà del suo popolo – ha aggiunto Bernando Arevalo, presidente del Guatemala -. Riceviamo i risultati annunciati dal CNE (autorità elettorale) con molti dubbi. Ecco perché i resoconti delle missioni di osservazione elettorale sono essenziali e, oggi più che mai, devono difendere i voti dei venezuelani”.

E lo stesso vale per gli Stati Uniti. Gli Usa hanno espresso dubbi sul fatto che i risultati annunciati dalla commissione elettorale venezuelana, secondo cui Nicolás Maduro ha vinto le elezioni, riflettano effettivamente la volontà del popolo venezuelano. “Siamo seriamente preoccupati che il risultato annunciato non rifletta la volontà o i voti del popolo venezuelano”, ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken durante una visita a Tokyo, invitando la commissione elettorale a pubblicare i risultati completi e affermando che “è fondamentale che ogni voto venga conteggiato in modo equo e trasparente”.

L’opposizione non ha riconosciuto la presunta vittoria di Maduro e ha affermato di aver vinto le elezioni. Blinken ha invitato le autorità elettorali venezuelane a “condividere immediatamente le informazioni con l’opposizione e gli osservatori indipendenti”. “La comunità internazionale sta osservando la situazione molto da vicino e risponderà di conseguenza”, ha aggiunto.

“Gli Stati Uniti sono al fianco del popolo venezuelano che ha espresso la propria voce nelle storiche elezioni presidenziali di oggi – ha scritto Kamala Harris su X -. La volontà del popolo venezuelano deve essere rispettata”.