I leader degli Stati membri dell’Unione europea e del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Gcc) si sono riuniti per il primo vertice congiunto, segnando l’inizio di una nuova era di cooperazione strategica. Il vertice, tenutosi a Bruxelles, ha visto la partecipazione di figure di spicco come Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, e Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani, Emiro del Qatar e presidente di turno del Gcc.
Questo incontro, sotto il tema “Partenariato strategico per la pace e la prosperità”, ha sottolineato l’importanza di rafforzare i legami politici e affrontare le sfide globali con un fronte unito.
L’Ue e il Consiglio di Cooperazione del Golfo Persico non hanno “la stessa visione su tutto”, ma “su molte cose la pensiamo nello stesso modo”. A spiegarlo è l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, in conferenza stampa al termine del primo vertice bilaterale tra le due aree di libero scambio. “Non nego che ci siano alcune differenze in come l’Ue e il Gcc vedono la guerra in Ucraina, ma apprezziamo il fatto che, nonostante le differenze” i Paesi del Golfo “si siano impegnati molto” nelle trattative che hanno consentito di concordare una dichiarazione comune.
Un messaggio al Mondo
Questo vertice, il primo in assoluto tra i leader dei paesi dell’Ue e del Gcc, infatti, ha lo scopo di inviare un messaggio potente ai cittadini e al mondo intero: l’Unione europea e il Consiglio di Cooperazione del Golfo sono pronti a costruire un partenariato strategico per il XXI secolo. “Vogliamo lavorare insieme per affrontare le sfide di oggi”, hanno dichiarato i leader nella nota congiunta.
Durante l’incontro, sono stati fatti importanti passi avanti per elevare il partenariato a un nuovo livello, con discussioni approfondite su cooperazione intensificata in aree chiave di interesse reciproco: commercio e investimenti, energia, clima, sicurezza regionale e contatti tra le persone.
Josep Borrell, Alto rappresentante europeo degli esteri, ha sottolineato: “Oggi abbiamo fatto un altro importante passo per elevare il nostro partenariato a un nuovo livello. Abbiamo avuto ottime discussioni su una cooperazione intensificata in aree chiave di interesse reciproco: commercio e investimenti, energia, clima, sicurezza regionale e contatti tra le persone”.
Ma non è mancato anche il tema delle sfide geopolitiche, in merito alle quali Borrell ha aggiunto: “La discussione si è concentrata, tra le altre cose, sulle attuali sfide geopolitiche – e ovviamente sulla situazione in Medio Oriente – che stanno destabilizzando le nostre regioni e minando l’ordine internazionale e il diritto internazionale: la guerra illegale della Russia in Ucraina e il conflitto in espansione in Medio Oriente sono stati argomenti importanti nelle nostre discussioni”.
Impegno in Medio Oriente e Ucraina
Il vertice Ue-Gcc ha dedicato una parte significativa delle discussioni alla situazione in Medio Oriente e in Ucraina.
La dichiarazione congiunta dei leader rappresenta una sfida nelle relazioni tra le due potenze, fornendo un nuovo quadro per migliorare la cooperazione. Sebbene non ci siano posizioni in comune su ogni questione dibattuta, il vertice è stata l’occasione per tracciare i primi passi per un futuro migliore.
Se da un lato, quello europeo, l’Ucraina va difesa, dall’altro, quello del Golfo, si punta alla Russia come un partner strategico. E lo stesso è valso per il conflitto in Medio Oriente: se da un lato c’è una risposta meno incisiva contro quelli che sono stati definiti “crimini di guerra” commessi da Israele a Gaza, dall’altro lato c’è la richiesta di un’apertura nei confronti del riconoscimento effettivo e definitivo della Palestina come Stato.
A spiegarlo è stato lo stesso Borrell. L’Unione europea, secondo l’Alto rappresentante, considera l’Ucraina una “priorità fondamentale” a causa delle violazioni della Carta delle Nazioni Unite da parte della Russia, membro permanente del Consiglio di sicurezza. L’aggressione russa ha conseguenze globali, minando la sicurezza alimentare e utilizzando l’energia come “armi geopolitiche”. Nonostante alcune differenze di vedute con i partner del Consiglio di cooperazione del Golfo (Gcc), “l’Ue apprezza il loro impegno, come la mediazione negli scambi di prigionieri e il sostegno ad una Formula per la Pace”, ha spiegato l’Alto rappresentante.
Il vertice, in sintesi, segna un “nuovo capitolo” di cooperazione ambiziosa per un futuro migliore per entrambe le regioni.
Ue e Paesi del Golfo: oltre la guerra
Ma non solo guerra. Sul fronte del commercio e degli investimenti, la cooperazione economica e le relazioni commerciali sono un elemento centrale del partenariato. “C’è molto potenziale non sfruttato, molto da fare”, hanno affermato i leader, confermando la necessità di rafforzare la cooperazione esistente e di avanzare con i negoziati per un Accordo di Libero Scambio.
Per quanto riguarda i contatti tra le persone, sono state discusse possibilità per avvicinare le popolazioni, cooperando maggiormente in aree come gioventù, istruzione, sport, mobilità e cultura.
L’energia e la connettività sono questioni critiche; energia e cambiamento climatico vanno di pari passo. Rafforzare la cooperazione su questi temi è vantaggioso per entrambe le regioni. “Dobbiamo lavorare insieme per garantire mercati energetici stabili e affidabili”, hanno dichiarato, sottolineando che questo deve andare di pari passo con la lotta al cambiamento climatico, alla perdita di biodiversità e all’inquinamento.
Questo vertice ha aperto un nuovo e più ambizioso capitolo nella cooperazione tra Ue e Gcc, portando benefici concreti per i cittadini, le società e i Paesi di entrambe le regioni. Attraverso il dialogo, la cooperazione e il sostegno umanitario, i due blocchi mirano a promuovere la pace, la stabilità e la prosperità nelle regioni colpite dai conflitti. Questo vertice rappresenta un passo significativo verso un futuro di collaborazione strategica e impegno condiviso per affrontare le sfide globali.