Bruxelles contro Pechino, nuovi dazi Ue antidumping sull’eritritolo cinese

Misure compensative fino al 235,6% per riequilibrare il mercato europeo del dolcificante senza calorie
5 mesi fa
3 minuti di lettura
Ue Cina

L’Unione Europea ha avviato una nuova fase nella sua battaglia commerciale con la Cina, introducendo dazi antidumping provvisori sulle importazioni di eritritolo, un dolcificante senza calorie, provenienti dalla Repubblica Popolare. La misura, ufficializzata nella Gazzetta ufficiale dell’UE, impone un’aliquota tariffaria aggiuntiva del 156,7% sul più grande produttore cinese, Sanyuan, e tariffe comprese tra il 31,9% e il 235,6% su altri esportatori cinesi.

Il regolamento (UE) 2024/1959 rappresenta una misura significativa nel contesto delle politiche commerciali dell’Unione Europea. Secondo le autorità europee, l’intervento si rende necessario poiché i prezzi dell’eritritolo cinese non riflettono il libero funzionamento delle forze di mercato. Le indagini preliminari hanno rilevato che i produttori cinesi di eritritolo beneficiano di sostegni statali, che includono sovvenzioni dirette, agevolazioni fiscali e accesso preferenziale a finanziamenti, che distorcono il libero mercato. Questi sostegni consentono ai produttori cinesi di vendere l’eritritolo a prezzi inferiori rispetto a quelli praticati dai produttori europei, danneggiando così l’industria locale. L’introduzione dei dazi antidumping mira a eliminare tali distorsioni, creando un terreno di gioco più equo per i produttori dell’UE.

I dazi antidumping

L’imposizione di tariffe supplementari si rende necessaria per riequilibrare la concorrenza. Per Sanyuan, l’aliquota del 156,7% è stata determinata sulla base di una valutazione approfondita che ha considerato l’ampio supporto ricevuto da questo produttore da parte dello stato cinese. Questo supporto comprende agevolazioni fiscali, sovvenzioni e finanziamenti preferenziali, che consentono a Sanyuan di esportare l’eritritolo a prezzi significativamente inferiori rispetto ai costi di produzione. Per gli altri produttori cinesi, le tariffe variano tra il 31,9% e il 235,6%, a seconda del livello di supporto statale ricevuto e del grado di dumping praticato. La variabilità delle tariffe riflette le diverse condizioni operative e di supporto che ciascun produttore cinese riceve, evidenziando come non tutti i produttori siano ugualmente sostenuti dallo stato.

Il regolamento si basa su norme stabilite dall’Organizzazione Mondiale del Commercio che permettono l’imposizione di dazi antidumping quando le importazioni sono vendute a prezzi inferiori al valore normale e causano danni all’industria domestica del paese importatore. Il valore normale è stato calcolato considerando i costi di produzione e i margini di profitto dei produttori europei, confrontandoli con i prezzi di esportazione dei produttori cinesi. La differenza tra questi due valori ha costituito la base per la determinazione delle aliquote tariffarie.

I dazi antidumping sono stati introdotti con carattere provvisorio per una durata iniziale di sei mesi. Durante questo periodo, l’Unione Europea continuerà a monitorare il mercato e a raccogliere ulteriori dati per valutare l’impatto delle misure. Al termine dei sei mesi, l’UE potrà decidere di estendere, modificare o revocare i dazi sulla base dei risultati ottenuti e delle eventuali negoziazioni con le autorità cinesi.

Il regolamento prevede anche dettagliate disposizioni per l’applicazione dei dazi antidumping. Gli importatori europei dovranno dichiarare le quantità di eritritolo importate e fornire documentazione che dimostri il pagamento delle tariffe applicabili. L’UE ha istituito un sistema di monitoraggio per garantire che le tariffe vengano correttamente applicate e che i produttori cinesi non aggirino le misure attraverso pratiche come il rebranding o l’uso di intermediari in paesi terzi.

Il mercato dell’eritritolo

L’eritritolo è un dolcificante naturale che ha guadagnato popolarità grazie alle sue proprietà uniche: zero calorie, basso indice glicemico e capacità di imitare il gusto dello zucchero senza gli effetti negativi associati agli zuccheri tradizionali. Viene prodotto attraverso un processo di fermentazione di zuccheri naturali, spesso utilizzando lieviti o altri microrganismi.

È ampiamente utilizzato come sostituto dello zucchero in numerosi prodotti alimentari e bevande, spesso in combinazione con altri dolcificanti naturali come la stevia. La sua applicazione spazia dai prodotti da tavola alle bevande, dalla pasticceria ai prodotti da forno e agli integratori per l’alimentazione sportiva. Questa versatilità lo rende un componente essenziale in un’industria alimentare sempre più orientata verso opzioni a basso contenuto calorico e naturali

Reazioni e implicazioni geopolitiche

La Cina ha storicamente reagito alle misure antidumping con contromisure commerciali. La risposta cinese a questi nuovi dazi potrebbe includere tariffe su altri beni europei, esacerbando le tensioni commerciali tra le due economie. Questa dinamica può avere effetti a cascata su altri settori, influenzando le relazioni bilaterali a più ampio raggio.

Il regolamento UE non fornisce previsioni dettagliate su come i nuovi dazi antidumping influenzeranno i prezzi dei dolcificanti nell’Unione. Tuttavia, è prevedibile che l’andamento dei prezzi dipenderà in larga misura dalla risposta degli importatori e dei produttori europei. Se questi ultimi decideranno di trasferire i costi aggiuntivi sui consumatori, i prezzi dei prodotti contenenti eritritolo potrebbero aumentare sensibilmente. La risposta degli attori di mercato, unita alle reazioni geopolitiche, determinerà l’effettivo successo di questa iniziativa e le sue ripercussioni a lungo termine.