Temu nel mirino di Bruxelles: così entra in azione il Digital service act

Così la legislazione europea attacca le piattaforme di e-commerce: da Temu a AliExpress, chi sono gli obiettivi nel mirino dell’Ue?
7 giorni fa
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E dopo TikTok e Meta, l’Unione europea è pronta ad avviare un’indagine su Temu. Pare che la piattaforma di e-commerce non riesca a limitare la vendita di prodotti illegali online e questo comporterebbe un rischio per i consumatori dell’Unione europea.

L’indiscrezione arriva da fonti di Bloomberg che parlano di un’indagine che potrebbe comportare pesanti multe per il servizio.“La Commissione europea avvierà un procedimento formale nei confronti della piattaforma, gestita dalla cinese Pdd Holdings Inc., per verificare se violi le norme contro le attività illecite online”. In altre parole, entra in azione di Digital service act e Temu pare non essere l’unico nel mirino di Bruxelles.

Il Dsa contro Temu

L’Unione europea starebbe aspettando la conferma dell’insediamento dell’esecutivo europeo per annunciare l’indagine in corso.

Non è la prima volta che le autorità di regolamentazione europee prendono misure severe contro le aziende Big Tech, negli ultimi mesi. Al centro dell’attività di monitoraggio e sanzione c’è la tutela dei cittadini e dei consumatori, dai rischi che da tali piattaforme ne derivano.

Ai sensi del Digital services act, le piattaforme Internet con oltre 45 milioni di utenti nell’Unione europea devono adottare misure per fermare la diffusione di disinformazione e contenuti illegali, inclusa l’offerta di prodotti non a norma. Il rischio? Multe pari a fino il 6% del loro fatturato annuo globale.

Temu ha il diritto di proporre l’adozione di contromisure per rispondere alle preoccupazioni della commissione e scongiurare potenziali sanzioni. Lo scorso 11 ottobre, infatti, l’Ue aveva richiesto che la piattaforma condividesse le informazioni sul modo con cui affronta le politiche riguardanti prodotti contraffatti o non sicuri sul suo mercato. La Commissione ha affermato di aver richiesto “informazioni dettagliate e documenti interni sulle misure di mitigazione adottate contro la presenza e la ricomparsa di commercianti che vendono prodotti illegali” su Temu.

Ma la piattaforma ha risposto in modo insoddisfacente e non ha dissipato le preoccupazioni dell’Ue.
I certificati di deposito americani di Pdd Holding hanno visto un brusco calo negli ultimi mesi: sono scesi del 2,6% a New York, dopo un precedente calo del 4,6% che si somma a quanto accaduto nell’ultimo anno, per un totale del 17%.

Per ovviare al problema, Pdd Holding ha avviato una campagna di espansione nei mercati globali, incluso uno spot del Super Bowl “Shop Like a Billionaire” nel 2023 che l’ha rapidamente resa una delle app più scaricate negli Stati Uniti. Le sue vendite lampo, le funzionalità simili a quelle dei giochi e i prezzi bassi hanno attirato consumatori in decine di Paesi in tutto il mondo.

Non solo Temu

A Bruxelles, però, il Dsa non è stato usato solo contro Temu. L’esecutivo europeo, infatti, pare stia per intervenire in modo ancora più aggressivo anche su altre piattaforme. È il caso di Meta Platforms Inc., AliExpress di Alibaba Group Holding Ltd., TikTok di Bytedance Ltd. e X Corp. di Elon Musk. Le conseguenze per questi “Big” sarebbero enormi.

Oltre il colpo reputazionale che potrebbero subire, la concorrenza tra le stesse su più fronti vedrebbe una battuta d’arresto. La stessa Pdd Holding di Temi ha lanciato l’allarme: potrebbero esserci delle difficoltà il gigante dell’e-commerce, in un momento in cui concorrenti come TikTok di ByteDance e Alibaba Group Holding Ltd. stanno gareggiando per conquistare gli acquirenti che non intendono spendere cifre esose, e anche Amazon sta progettando soluzioni commerciali per competere con le offerte di Temu.