L’Unione europea ha raggiunto un accordo cruciale sul diciottesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, superando l’iniziale opposizione della Slovacchia. L’approvazione è avvenuta in Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti, e il pacchetto è ora all’ordine del giorno per una ratifica formale al Consiglio Affari Generali.
Questo nuovo pacchetto è stato definito “senza precedenti” e mira a infliggere un duro colpo alla “macchina da guerra russa”.
La retromarcia della Slovacchia: dal veto all’accordo
L’approvazione del pacchetto non è stata priva di ostacoli. Inizialmente, l’Ue non era riuscita a far passare le nuove sanzioni a causa del veto della Slovacchia. Il primo ministro slovacco, Robert Fico, aveva chiaramente espresso la sua posizione, affermando che “respingere ulteriormente le sanzioni danneggerebbe la Slovacchia”.
La principale preoccupazione di Bratislava riguardava il piano di Bruxelles per l’eliminazione graduale del gas russo, con la Slovacchia che restava contraria a eliminare del tutto l’importazione nell’Ue. Fico aveva definito “imbecille” il piano per porre fine a tali importazioni, indicando che Bratislava stava avviando la “prossima fase della sua battaglia con l’Ue su questa vicenda”.
Tuttavia, la situazione è evoluta positivamente. Negli ultimi giorni, la Commissione europea avrebbe fornito “maggiori garanzie” alla Slovacchia riguardo al piano per il gas russo, spianando così la strada all’accordo. Questo ha permesso agli Stati membri di raggiungere un’intesa e superare l’opposizione slovacca.
Il 18esimo pacchetto di sanzioni: misure “senza precedenti”
Il diciottesimo pacchetto di sanzioni è stato accolto con grande enfasi dai leader europei e rappresenta uno sforzo significativo per aumentare la pressione su Mosca. L’alta rappresentante della politica estera della Ue, Kaja Kallas, lo ha definito “uno dei pacchetti di sanzioni più forti fino ad oggi”.
Le misure chiave incluse in questo pacchetto mirano a:
- Tagliare ulteriormente il bilancio bellico del Cremlino e limitare l’accesso delle banche russe ai finanziamenti.
- Colpire al cuore i settori bancario, energetico e militare-industriale della Russia.
- Prendere di mira altre 105 navi della “flotta ombra” e i loro complici, che si ritiene operino per eludere le sanzioni esistenti.
- Vietare gli oleodotti Nord Stream, una mossa significativa nel settore energetico.
- Introdurre un tetto massimo più basso al prezzo del petrolio russo e un nuovo tetto dinamico.
- Esercitare maggiore pressione sull’industria militare russa, sulle banche cinesi che consentono l’elusione delle sanzioni e bloccare le esportazioni di tecnologia utilizzata nei droni.
- Designare per la prima volta un registro di bandiera e la più grande raffineria Rosneft in India, ampliando la portata delle sanzioni.
- Colpire anche coloro che sono coinvolti nell’indottrinamento dei bambini ucraini.
I welcome the agreement on our 18th sanctions package against Russia.
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) July 18, 2025
We are striking at the heart of Russia's war machine.
Targeting its banking, energy and military-industrial sectors and including a new dynamic oil price cap.
The pressure is on.
It will stay on until…
Dichiarazioni e obiettivi
L’accordo è stato accolto con entusiasmo dai principali esponenti dell’Unione europea.
“Accolgo con favore l’accordo sul nostro 18esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia – ha scritto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen su X -. Stiamo colpendo al cuore la macchina da guerra russa. Prendendo di mira i settori bancario, energetico e militare-industriale e includendo un nuovo tetto dinamico al prezzo del petrolio”.
”Non ha precedenti” il diciottesimo pacchetto di sanzioni approvato dalla Ue contro la Russia e ”costringerà Mosca al cessate il fuoco” in Ucraina. Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot affermando che “insieme agli Stati Uniti costringeremo Vladimir Putin a un cessate il fuoco”. Le nuove sanzioni, che includono un tetto più basso al prezzo delle esportazioni di petrolio russo, sono “senza precedenti”, ha aggiunto il capo della diplomazia francese.
L’obiettivo dichiarato di queste sanzioni è continuare ad aumentare i costi per Mosca, affinché “fermare l’aggressione diventi l’unica via d’uscita” e costringa la Russia a un cessate il fuoco in Ucraina.