Narendra Modi, dopo l’abbraccio con Putin il viaggio in Europa e Ucraina

Il primo ministro indiano Narendra Modi sarà a Kiev il 23 agosto: Kiev dimenticherà l'abbraccio con Vladimir Putin?
3 mesi fa
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Indian Prime Minister Visits Poland, Warsaw 22 Aug 2024
Il primo ministro indiano Narendra Modi in visita a Varsavia (Andrzej Iwanczuk/NurPhoto/Shutterstock/IPA/Fotogramma)

Non ha perso tempo, Narendra Modi, primo ministro indiano, dopo la reazione degli Stati Uniti e dell’Europa all’abbraccio con Vladimir Putin. Il fermo immagine delle scorse settimane ha ribadito i forti legami decennali che uniscono i due Paesi, ma per New Delhi, i rapporti bilaterali non possono fermarsi in Russia.

È per questo motivo che Modi è arrivato il 21 agosto in Polonia e il 23 agosto sarà in Ucraina. Nessun ripensamento per il primo ministro indiano, ma solo un modo per assicurarsi che – qualora servano – gli alleati siano su più fronti.

A spiegare le motivazioni del suo viaggio, soprattutto quello con destinazione Kiev, è stato lo stesso Modi che afferma di sostenere la realizzazione di un “dialogo e della diplomazia per il ripristino della pace e della stabilità il prima possibile“. Anche perché, da un punto di vista economico, commerciale e competitivo, la guerra non conviene (quasi) a nessuno.

Varsavia, Il Primo Ministro Indiano Narendra Modi In Visita Ufficiale In Polonia
Narendra Modi e Donald Tusl (Marek Antoni Iwanczuk/Sopa Images/Shutterstock/IPA/Fotogramma)

Perché Narendra Modi è in Europa?

La visita di Modi in Polonia prima, e in Ucraina dopo, è la dimostrazione del potere indiano nel contesto internazionale. Nel primo caso, ha ribadito i 70 anni di relazioni bilaterali ufficiali tra Nuova Delhi e Varsavia, il cui commercio reciproco è aumentato da 1,75 miliardi di euro a 5,15 miliardi di euro dal 2013 al 2023, con le esportazioni indiane che rappresentano la maggioranza del traffico.

L’allora presidente indiano Pratibha Patil visitò la Polonia nel 2009. Tusk, durante il suo primo mandato come primo ministro, visitò l’India nel 2010.

Secondo Michael Kugelman, direttore del South Asia Institute presso il think-tank Wilson Centre di Washington, il viaggio del primo ministro riaffermerà ulteriormente l’autonomia strategica dell’India. E per quanto riguarda l’Ucraina, come riporta la BBC, Kugelman ha aggiunto che “l’India non è interessata a placare le potenze occidentali, o chiunque altro. È un viaggio pensato per promuovere gli interessi indiani, riaffermando l’amicizia con Kiev e trasmettendo le sue preoccupazioni sulla guerra in corso”.

“La prossima visita del Primo Ministro Modi in Ucraina fornirà l’opportunità di discutere dell’intera gamma delle relazioni bilaterali“, ha affermato in un briefing il segretario indiano del ministero per l’Occidente, Tanmaya Lal.

Ma Kiev sarà disposta a dimostrare di avere una memoria molto corta?

Mosca, Il Presidente Putin Consegna L'ordine Di Sant' Andrea Apostolo Al Primo Ministro Indiano Narendra Modi, Durante La Sua Visita In Russia
Narendra Modi e Vladimir Putin (Sergei Bobylev/Pool/Tass/Sipa Usa/IPA/Fotogramma)

L’abbraccio con Vladimir Putin

Narendra Modi ha coltivato una relazione significativa e complessa con la Russia durante il suo mandato come Primo Ministro dell’India.

I legami tra New Delhi e Mosca risalgono all’era sovietica e Modi ha lavorato per mantenere e rafforzare questa storica alleanza. L’Unione Sovietica era uno dei principali fornitori di armi per l’India. Il premier ha continuato questa tradizione e l’India rimane uno dei maggiori acquirenti di armi a Mosca. Con Modi al comando, il Paese ha firmato diversi accordi significativi con Putin, tra cui l’acquisto del sistema di difesa aerea S-400, uno dei più avanzati al mondo.

La Russia è anche un partner importante per la “culla della civilità” nel settore energetico: lì ha investito nel settore petrolifero e nel gas russo, con accordi per l’esplorazione e l’acquisto di risorse energetiche.

Modi ha lavorato per mantenere un equilibrio nelle relazioni internazionali, cercando di rafforzare i legami con la Russia anche nel contesto di organizzazioni multilaterali come BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) e la Shanghai Cooperation Organisation (SCO).

Durante la guerra d’aggressione in Ucraina, iniziata nel 2022, il primo ministro indiano ha mantenuto una posizione neutrale, evitando di condannare apertamente la Russia nonostante le pressioni dall’Occidente. Neutralità grazie alla quale ha continuato a beneficiare delle relazioni commerciali, in particolare nell’acquisto di petrolio russo a prezzi scontati.

L’incontro con Mosca era stato ampiamente criticato da Kiev: invece di condannare la Russia, sottolineando una soluzione pacifica alla guerra in Ucraina, la “più grande democrazia del Mondo” ne ha dimostrato i legami indissolubili. L’India acquista dalla Russia oltre il 40% del suo petrolio e il 60% dei suoi armamenti e importa carbone, fertilizzanti, olio vegetale e metalli preziosi.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva descritto l’incontro come una “enorme delusione e un colpo devastante per gli sforzi di pace”.

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Narendra Modi e Xi Jinping (Xinhua/Sipa USA/IPA/Fotogramma)

Nemici-amici

Ma se i legami con la Russia sono così forti, cosa spinge l’India a guardare verso l’Occidente? La risposta si può riassumere con la volontà di scalare la classifica delle superpotenze. Legami economici e politici accrescono la posizione del Paese: oggi si tratta della quinta economia del mondo; ma entro il 2027, il subcontinente mira a diventare la terza, dopo Stati Uniti e Cina. Una crescita costante potrebbe portare l’India a sorpassare Germania e Giappone.

Con il Pakistan, l’India intrattiene una lunga storia di conflitti e tensioni, con la famosa disputa territoriale sul Kashmir, che entrambi rivendicano, e con l’accusa al Pakistan di sostenere il terrorismo transfrontaliero. Sono due potenze nucleari, alle quali tensioni si aggiungono anche quelle religiose, ideologiche e politiche.

Ma il vero grande nemico dell’India, però, resta il Dragone. A livello economico, Cina e India hanno forti legami commerciali, ma la crescente presenza della Cina nell’Oceano Indiano e le sue strette relazioni con il Pakistan hanno portato Modi verso Stati Uniti, Giappone e Australia, nell’ambito dell’alleanza QUAD, vista come un contrappeso all’influenza cinese.