“La guerra commerciale non ci interessa”, Tajani e Urso smorzano i toni col ministro cinese Wentao

I due ministri italiani hanno incontrato il ministro del Commercio cinese Want Wentao ribadendo che la posizione italiana sui dazi è in linea con l’Unione europea: “Ma pronti a rilanciare il commercio con la Cina”
2 mesi fa
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Tajani Wentao Urso Ipa Fotogramma
Antonio Tajani, Wang Wentao, Adolfo Urso (Ipa/Fotogramma)

“Sui dazi siamo d’accordo con la posizione dell’Unione europea”. Lo ha sostenuto Antonio Tajani, il vicepremier italiano e ministro degli Esteri a margine dell’incontro che si è tenuto con il ministro del Commercio cinese Wang Wentao. A darne notizia è la Farnesina che in una nota spiega che Tajani, insieme al ministro, si sono incontrati nell’ambito di un terzo appuntamento nazionale con la controparte asiatica.

A fare seguito all’appuntamento, anche un incontro con il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che ha ricevuto il collega asiatico a Palazzo Piacentini per parlare di interscambi e investimenti. Ecco cosa si sono detti.

Tajani: “Relazioni con la Cina in fase di rilancio”

“Le relazioni tra Italia e Cina stanno attraversando una importante fase di rilancio, con l’obiettivo condiviso di rafforzare e aggiornare il partenariato strategico globale Italia-Cina, che dal 2004 costituisce il quadro di riferimento per lo sviluppo dei nostri rapporti”, ha dichiarato Tajani, sottolineando in particolare la rilevanza della dimensione economica: “La Cina è il nostro primo partner commerciale in Asia e il secondo tra i Paesi extra Ue, dopo gli Usa. Ho voluto ribadire la necessità di un accesso equo al mercato cinese e di una parità di condizioni per le nostre aziende, in particolare per le Pmi e per le aziende del settore agroalimentare. Proprio partendo da questo presupposto vogliamo continuare a lavorare con i nostri partner cinesi per rafforzare la cooperazione economica e riequilibrare la bilancia commerciale tra Roma e Pechino”.

E ha aggiunto: “Al ministro del commercio estero cinese ho ribadito la volontà italiana di collaborare con questo grande paese, nostro interlocutore ma anche competitore sui mercati internazionali. E ho ribadito quella che è la posizione dell’Italia per quanto riguarda i dazi sulle auto: sosteniamo la posizione dell’Unione europea, pronti a collaborare invece sul tema delle piccole e medie imprese, con iniziative molto positive che abbiamo concordato e che ribadiremo anche in occasione della visita presidente Mattarella che accompagnerò a Pechino”.

Urso: “Aprire agli investimenti cinesi nel settore automotive”

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha ricevuto a Palazzo Piacentini il Ministro del Commercio della Repubblica Popolare Cinese. L’incontro rientra nel quadro del rilancio del Partenariato Strategico Globale Italia-Cina che coincide con le celebrazioni dei 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo, figura simbolica di dialogo tra Oriente e Occidente.

“È nostra intenzione intensificare i rapporti tra i due Paesi in uno spirito di piena collaborazione e trasparenza, specialmente nell’ambito dell’interscambio commerciale Italia-Cina e degli investimenti reciproci”, ha sottolineato Urso.

Durante l’incontro è stata ribadita l’importanza di riequilibrare la bilancia commerciale e rafforzare ancora di più la cooperazione economica, in particolare per quanto riguarda i rapporti tra imprese soprattutto nei settori della tecnologia green e della mobilità elettrica.

Anche sul tavolo dei due, il tema dei dazi sull’import in Europa di auto elettriche cinesi sul quale il ministro ha ribadito la posizione già espressa da Tajani a supporto della proposta della Commissione europea tesa a ripristinare condizioni di equità. “L’Italia ha espresso inoltre l’auspicio che ci sia una soluzione negoziale a Bruxelles o al Wto” e comunque, ha aggiunto Urso, “dobbiamo lavorare insieme per evitare una guerra commerciale che non è nell’interesse di nessuno”.

“La nostra scelta di aprire agli investimenti cinesi nel settore automotive prescinde da questa procedura: è infatti di oltre un anno fa e fa parte di una strategia di lungo respiro di politica industriale nel quadro del partenariato strategico globale Italia-Cina rinnovato nella visita del Presidente del Consiglio a Pechino”, conclude Urso.

I precedenti colloqui tra Italia-Cina si erano tenuti a Pechino nel settembre 2023 e a Verona lo scorso aprile in occasione della XV Commissione Economica Mista e del Forum di Dialogo Imprenditoriale, entrambi co-presieduti da Tajani e da Wang. L’incontro di ieri fa seguito alla visita in Cina della premier Giorgia Meloni dello scorso luglio e prelude alla prevista missione a Pechino del presidente della Repubblica Mattarella, cui parteciperà anche Tajani.