“Il tuo continuo abbaiare e lamentarti dello stato di diritto, quando dovresti marcire in una cella per aver aggredito a mano armata civili innocenti, è la prova del tuo senso della moralità distorto e marcio”. Inizia così il post su X del portavoce del presidente ungherese Viktor Orbán, Zoltan Kovacs.
Il riferimento è a Ilaria Salis, eurodeputata dei Verdi, indagata nel 2023 a Budapest per una presunta aggressione avvenuta contro militanti di estrema destra ungheresi. A corredo del post social contro Salis, anche un video, con volti non riconoscibili, di quella che dovrebbe essere la prova dell’aggressione che l’ha portata nel tribunale di Budapest in catene.
“Tu, che affermi qualsiasi tipo di superiorità morale, sei la barzelletta del secolo”, ha concluso il portavoce ungherese.
😒Your constant yapping and whining about the rule of law, when you should be rotting in a cell for armed assault on innocent civilians, is a testament to your warped and rotten sense of morality.
🤬You, claiming any kind of moral superiority is the joke of the century,… https://t.co/12hNaXp68p pic.twitter.com/xXtjTzCJBK
— Zoltan Kovacs (@zoltanspox) October 29, 2025
Governo ungherese contro Ilaria Salis
Le parole di Kovacs arrivano in un momento di tensione in cui lo scontro tra il presidente ungherese e l’eurodeputata italiana è già alle stelle. Ieri 28 ottobre, durante la trasmissione “10 Minuti” su Rete 4 condotta da Nicola Porro, il premier Orbán ha definito Ilaria Salis “una criminale” che “dovrebbe stare in galera” e ha criticato duramente il suo coinvolgimento nella presunta aggressione avvenuta a Budapest due anni fa.
Arrestata e detenuta nel 2023, Salis è apparsa al processo a Budapest nel 2024 con le catene ai polsi. Immagini che hanno fatto il giro del mondo e che sono state aspramente criticate. La sua elezione al Parlamento europeo nel 2024, con 176.368 voti, le ha portato una notorietà e tutela giuridica tale che ha inasprito ancora di più la tensione con il governo ungherese. Un rapporto peggiorato, successivamente, anche a causa dell’ottenimento dell’immunità parlamentare, per un solo voto di scarto.
“Quella signora è venuta in Ungheria per commettere crimini e ha usato violenza contro cittadini pacifici. Se commetti un crimine, devi essere punito: queste sono le regole in Ungheria”, ha dichiarato Orbán nell’intervista, accusando alcuni membri del Parlamento europeo di proteggere Ilaria Salis, definendola “una compagna rossa”.
La risposta di Ilaria Salis
“Per l’ennesima volta, il ducetto magiaro dà prova di disconoscere i principi fondamentali di una vera democrazia – ha scritto in risposta Ilaria Salis su X -. Non spetta al potere politico condannare un imputato, tantomeno un avversario, al carcere: questo può essere solo il compito di un giudice imparziale e indipendente, figura, in effetti, ben rara in una democrazia illiberale”.
Poi il commento al vetriolo: “Più parli, più riveli la tua indole fascista – continua Salis rivolgendosi al premier ungherese -. E ricordo a te e ai tuoi emuli che il popolo italiano il fascismo l’ha già ripudiato, una volta per tutte. Non permetteremo che riportiate indietro le lancette della storia: difenderemo le libertà e i diritti che abbiamo conquistato e ne vogliamo conquistare ancora, e ancora, e ancora. P.s. Ma perché i cittadini europei devono continuare a finanziare il governo autocratico e oligarchico di questo signore?”
A supporto, arrivano anche i commenti dei colleghi di partito: “Le parole violente e indecenti pronunciate dal portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs contro l’eurodeputata di Avs Ilaria Salis sono indegne e inaccettabili. Un attacco volgare profondamente antidemocratico che conferma, ancora una volta, la natura autoritaria del regime di Orban”, affermano in una nota Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi Sinistra.
