La “combattiva e fumatrice” Meloni incoronata tra i World Leader 2025 del Telegraph

Da Garbatella alla guida dell’Europa: il ritratto della presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni
4 ore fa
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Giorgia Meloni
Giorgia Meloni in un'immagine di repertorio (Ipa/Fotogramma)

In un panorama politico europeo spesso segnato dall’incertezza del presente, la figura di Giorgia Meloni emerge con una forza che ha sorpreso anche i suoi critici più accesi. Il prestigioso quotidiano britannico The Telegraph l’ha ufficialmente incoronata tra i “World Leaders 2025”, definendola senza mezzi termini la nuova guida dell’Europa.

Ma come è riuscita la prima premier donna italiana, “combattiva e fumatrice” convinta, a passare dall’essere considerata un’outsider della destra radicale a diventare il punto di riferimento del Continente?

Una “guerriera” pragmatica

Secondo gli autori del Telegraph, James Crisp e Nick Squires, il segreto del successo di Meloni risiede in un mix unico di coerenza ideologica e astuzia pragmatica. Descritta come una “forza della natura”, Meloni ha saputo smentire le previsioni catastrofiche che, al momento del suo insediamento nell’ottobre 2022, ipotizzavano un isolamento internazionale dell’Italia e il collasso dell’economia. Al contrario, dopo oltre tre anni di governo, il mandato più lungo dai tempi dell’ex leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, l’Italia attraversa un raro periodo di stabilità politica ed economica.

La presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni ad Atreju (Ipa/Fotogramma)
La presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni ad Atreju (Ipa/Fotogramma)

La gestione dei migranti

Uno dei motivi principali per cui Meloni viene considerata una leader mondiale è la sua capacità di aver riscritto l’agenda europea sulla migrazione. Le sue politiche, un tempo criticate, sono diventate il modello da seguire per l’intero continente.

Con i centri offshore in Albania, oggi osservati con interesse persino dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, Meloni ha attirato l’attenzione anche dei leader di segno opposto, come il laburista britannico Keir Starmer, il quale ha cercato il dialogo con lei per imparare come “fermare i barconi”, lodando il suo lavoro “straordinario” nel contrasto all’immigrazione illegale.

Meloni Trump Casa Bianca Aprile 2025 Ipa Ftg
Giorgia Meloni e Donald Trump durante la conferenza stampa alla Casa Bianca del 17 aprile 2025 (Ipa/Ftg)

La “sussurratrice di Trump” e il legame con Modi

Il quotidiano, inoltre, ha sottolineato la straordinaria capacità della presidente del Consiglio di “ammaliare” i leader stranieri, indipendentemente dal loro colore politico. Meloni è stata descritta più volte come la persona che Donald Trump chiama per prima in Europa, “privilegio” con il quale ha vinto il titolo di “sussurratrice di Trump” dalla stampa estera. Così ha consolidato un rapporto che l’ha posta in una posizione di vantaggio strategico come possibile mediatrice tra Washington e Bruxelles.

Non meno rilevante è il suo legame con il primo ministro indiano Narendra Modi: il loro affiatamento, soprannominato “Melodi”, è diventato un fenomeno virale globale, rafforzando la sua immagine di leader capace di parlare a culture diverse puntando su concetti come civiltà e identità.

Narendra Modi e Giorgia Meloni al G7
Narendra Modi e Giorgia Meloni all’ultimo G7 (Ipa/Fotogramma)

Le radici a Garbatella

Il ritratto del Telegraph non trascura l’aspetto umano della premier italiana. Nell’editoriale che la descrive, viene ricordata la difficile infanzia di Giorgia Meloni nel “quartiere popolare” romano di Garbatella, segnata dall’abbandono del padre e da un incendio che, a soli quattro anni, distrusse la prima casa di famiglia. Traumi che, secondo la stessa Meloni, hanno forgiato la sua testardaggine e la sua determinazione.

Determinazione che non si è arrestata neppure dinanzi ad uno scandalo privato riguardante il padre di sua figlia, Andrea Giambruno. Scandalo che il Telegraph riassume spiegando che il giornalista ed ex compagno della premier “è stato ripreso in diretta da un microfono mentre faceva commenti lascivi su un rapporto a tre con delle colleghe”. Un episodio che ha portato la premier alla rottura: “Meloni ha prontamente posto fine alla relazione durata quasi un decennio”, conclude il quotidiano.

E nonostante il successo, il Telegraph continua spiegando che Giorgia Meloni viene descritta dagli italiani come una persona umile, che non “salta la fila” dal macellaio e che preferisce essere chiamata semplicemente “Giorgia”.

Sfide e punti deboli

Ma non mancano le sfide aperte, come i dazi commerciali degli Stati Uniti che minacciano il settore alimentare italiano e le polemiche interne sulla spesa per la difesa.

Per il Telegraph, la sua resilienza “non è trasformazione. La crescita ha rallentato a vista d’occhio, la produzione industriale e la produttività sono in calo e i salari sono stagnanti. L’Italia ha beneficiato in modo sproporzionato del fondo di recupero post-Covid dell’Ue; senza quella generosità, potrebbe già essere in recessione”, sottolineano gli autori. “Meloni ha fatto affidamento sulla disciplina fiscale e sui fondi di Bruxelles per mantenere la stabilità, ma l’Italia attende ancora la profonda riforma economica che finora non è riuscita a realizzare”, si puntualizza.

Nonostante ciò, la posizione di Meloni appare oggi “inamovibile”. Per il Telegraph, non è più solo la leader di Fratelli d’Italia, ma una statista che sta trascinando l’Europa verso destra, costringendo il centro-destra tradizionale a inseguire le sue posizioni. Resta, infine, una domanda: “Potrà Meloni salvare l’Europa?”.

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