Donald Trump presidente, da Emmanuel Macron a Giorgia Meloni: ecco la reazione Ue

Incontro d’urgenza tra Macron e Scholz mentre Meloni scende in campo con Trump e Orbán festeggia: a Budapest, con i leader Ue, la rielezione di Trump sarà tematica di confronto
6 giorni fa
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Donald Trump Presidente
(Donald Trump eletto presidente degli Stati Uniti) Algi Febri Sugita/Shutterstock/Fg

Donald Trump è stato eletto presidente degli Stati Uniti d’America e la reazione dei politici europei non è tardata. Il presidente francese Emmanuel Macron si è congratulato col tycoon per poi coordinare con urgenza un incontro con la Germania di Olaf Scholz. Insieme al cancelliere tedesco, infatti, “lavoreremo per un’Europa più unita, più forte, più sovrana in questo nuovo contesto. Cooperando con gli Stati Uniti d’America e difendendo i nostri interessi e i nostri valori”, ha scritto Macron su X.

Mentre la premier Giorgia Meloni, dopo aver telefonato a Trump, gioca il suo “asso nella manica”: il legame con il patron di X, Elon Musk.

Trump presidente, la reazione europea

La reazione politica dei capi di Stato e di Governo europei non è tardata. Macron e Scholz hanno organizzato un bilaterale con i due rispettivi ministri della Difesa ieri a Parigi. Dal canto suo, il cancelliere tedesco ha aggiunto che “Stati Uniti e Germania condividono un’amicizia e una partnership che è cresciuta negli anni”, ma ha chiarito che “conviene lavorare uniti che gli uni contro gli altri”.

In altre parole, il risveglio per Bruxelles dopo la vittoria di Trump non sembra essere stato floreo. Non sono mancati i convenevoli, con telefonate al tycoon che hanno l’area di voler mettere in chiaro che l’Unione europea è disposta a collaborare.

La stessa presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è espressa in merito in una nota alla stampa nella quale si “congratulo vivamente con Donald J. Trump per la sua elezione a 47esimo Presidente degli Stati Uniti d’America. Non vedo l’ora di lavorare di nuovo con il Presidente Trump per promuovere un forte programma transatlantico. L’Unione europea e gli Stati Uniti sono più che semplici alleati. Siamo legati da una vera partnership tra i nostri popoli, che unisce 800 milioni di cittadini. Questo legame è profondo, radicato nella nostra storia comune, nell’impegno per la libertà e la democrazia e negli obiettivi comuni di sicurezza e opportunità per tutti. Lavoriamo insieme per una partnership transatlantica che continui a dare risultati per i nostri cittadini. Milioni di posti di lavoro e miliardi di scambi e investimenti su entrambe le sponde dell’Atlantico dipendono dal dinamismo e dalla stabilità delle nostre relazioni economiche”.

La reazione italiana al Trump bis

Alle parole delle due superpotenze europee e della rappresentante dell’esecutivo Ue, si aggiungono quelle della premier italiana Giorgia Meloni: “A nome mio e del Governo italiano, le più sincere congratulazioni al Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Italia e Stati Uniti sono Nazioni “sorelle”, legate da un’alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia – ha aggiunto Meloni -. È un legame strategico, che sono certa ora rafforzeremo ancora di più. Buon lavoro Presidente”.

E per confutare ogni dubbio, non è mancato il voler sottolineare anche i legami con uno dei magnati più discussi d’America, Elon Musk. I legami che lo uniscono al neoeletto presidente statunitense sono forti. Il patron di X (ex Twitter) ha contribuito alla campagna politica di Trump incentivando gli elettori che si fossero dimostrati tra i più convinti sostenitori, con un milione di dollari. “Nelle scorse ore ho sentito l’amico Elon Musk – ha scritto sui social Giorgia Meloni -. Sono convinta che il suo impegno e la sua visione potranno rappresentare un’importante risorsa per gli Stati Uniti e per l’Italia, in uno spirito di collaborazione volto ad affrontare le sfide future”.

Al coro della premier, si è aggiunto anche il leader della Lega Matteo Salvini che su X ha lanciato un personale videomessaggio di congratulazioni al tycoon: “Lotta all’immigrazione clandestina, taglio delle tasse, sconfitta dei processi politici, dove i magistrati provano a bloccare chi non la pensa come la sinistra vuole, e soprattutto ritorno della pace che sarà un gran bene per noi e i nostri figli. E ora speriamo che anche qualcuno a Bruxelles si accorga che i temi della sicurezza, del lavoro e del contrasto all’immigrazione clandestina sono centrali. Magari non per i “vip”, ma per i Popoli sì”.

Il futuro dei rapporti tra Bruxelles e Washington

A sostenere il presidente Trump, con altrettanta convinzione è stato Viktor Orbán. Il premier ungherese sui social ha scritto: “Il più grande ritorno nella storia politica degli Stati Uniti! Congratulazioni al Presidente Trump per la sua enorme vittoria. Una vittoria necessaria per il mondo!”

Orbán non ha mai nascosto la sua ammirazione per Donald Trump e proprio a Budapest, questa sera, ospiterà l’incontro dei leader europei e il futuro dei rapporti tra Bruxelles e Washington sarà sul tavolo del confronto.

Dalla promessa di imporre dazi sui prodotti di fabbricazione estera importati negli Usa, sino ai legami con il presidente russo Vladimir Putin, il futuro mandato di Trump resta un’incognita per l’Europa e per la Nato. E a ciò si aggiunge il modo in cui il presidente Usa intende gestire la migrazione, come la sicurezza internazionale.