Il Consiglio ha dato l’ok al versamento della prima rata pari a 4,2 miliardi di euro destinati all’Ucraina. Il versamento dei soldi rientra nel piano di aiuti al Paese in guerra con la Russia. Il Fondo per l’Ucraina, entrato in vigore il primo marzo 2024, prevede fino a 50 miliardi di euro di finanziamenti stabili, sotto forma di sovvenzioni e prestiti, a sostegno della ripresa, della ricostruzione e della modernizzazione dell’Ucraina per il periodo 2024-2027.
Fino a 32 miliardi di euro sono indicativamente destinati a sostenere le riforme e gli investimenti previsti dal piano per l’Ucraina, in base al quale gli esborsi saranno subordinati ai risultati ottenuti in relazione agli indicatori individuati.
Dalla sua entrata in vigore, il piano per l’Ucraina ha già consentito di erogare, dopo il soddisfacimento delle condizioni politiche concordate, 6 miliardi di euro mediante finanziamenti e 1,89 miliardi di euro di prefinanziamenti.
Il Fondo per l’Ucraina
Il primo pilastro dello strumento di sostegno all’Ucraina mette a disposizione 32,27 miliardi di euro, di cui 5,27 miliardi sotto forma di sovvenzioni e fino a 27 miliardi in prestiti.
Il 9 luglio 2024, l’Ucraina ha presentato una richiesta di pagamento per la prima rata, pari a 4,37 miliardi di euro. La richiesta è stata accompagnata dalla documentazione necessaria, dimostrando il raggiungimento delle nove tappe previste per il secondo trimestre del 2024. Queste tappe riguardano riforme in vari settori, tra cui la gestione delle finanze pubbliche, la lotta alla corruzione, la gestione del patrimonio pubblico, il contesto imprenditoriale, il settore energetico e quello agroalimentare.
Nel piano per l’Ucraina sono esposte le modalità con le quali il Paese intende perseguire la sua ripresa, ricostruzione e modernizzazione e le riforme che intende intraprendere nell’ambito del suo processo di adesione all’Ue. Nel maggio 2024 il Consiglio ha concluso che grazie a tale piano l’Ucraina soddisfa i prerequisiti per ricevere fino a 50 miliardi di euro di sostegno.
Il sostegno economico europeo all’Ucraina
La Commissione europea ha esaminato la richiesta di pagamento, valutando positivamente il raggiungimento delle tappe previste. Inoltre, ha confermato che l’Ucraina continua a sostenere meccanismi democratici effettivi, lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani, prerequisiti fondamentali per ricevere sostegno da parte dell’Ue.
“Data la difficile situazione di bilancio in cui versa l’Ucraina, è essenziale che i fondi vengano erogati il prima possibile. La decisione del Consiglio entrerà in vigore immediatamente dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, accelerando così il processo di erogazione dei fondi”, spiega la nota.
Questa decisione rappresenta un passo significativo nel sostegno dell’Unione europea all’Ucraina, contribuendo a stabilizzare l’economia del paese e a promuovere riforme cruciali per il suo sviluppo futuro.
Se tutte le riforme e tutti gli investimenti proposti saranno pienamente attuati, si stima che il Pil dell’Ucraina potrebbe aumentare del 6,2% entro il 2027 e del 14,2% entro il 2040; inoltre, il debito potrebbe ridursi di circa 10 punti percentuali entro il 2033.
La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina ha causato a quest’ultima danni per oltre 270 miliardi di euro sono nel primo anno. I costi di ricostruzione sono stimati a 384 miliardi di euro, “il che comporta una perdita di accesso ai mercati finanziari e un calo significativo delle entrate pubbliche, mentre la spesa pubblica destinata ad affrontare la situazione umanitaria e a mantenere la continuità dei servizi statali è notevolmente aumentata”, ha spiegato il Consiglio.
L’assistenza finanziaria ha visto erogare 51,3 miliardi di euro in sostegno economico e umanitario. L’Ue ha concesso all’Ucraina e alla Moldova la sospensione dei contingenti e dei dazi all’importazione sulle esportazioni. Tali misure, entrate in vigore per la prima volta nel 2022, sono state prorogate fino al 5 giugno 2025 per l’Ucraina e fino al 24 luglio 2025 per la Moldova.
Nel maggio 2022 l’Ue ha istituito i corridoi di solidarietà Ue-Ucraina con 141 milioni di tonnellate
di merci esportate dall’Ucraina.
Il sostegno militare di 39 miliardi di euro è andato alle forze armate ucraine. A novembre 2022 il Consiglio ha avviato la missione di assistenza militare EUMAM Ucraina. La missione mira a fornire formazione individuale, collettiva e specializzata alle forze armate ucraine: sono 50mila i soldati ucraini formati dall’avvio della missione.
Altri 3,2 miliardi di euro sono stati destinati all’assistenza umanitaria.
A marzo 2024 l’Ue ha inoltre deciso di aumentare il massimale finanziario dello strumento europeo per la pace di 5 miliardi di euro, istituendo appunto il Fondo di assistenza per l’Ucraina. Ad oggi è la più grande operazione di protezione civile messa in atto dall’Unione, con 814 milioni di euro. Dall’inizio della guerra di aggressione della Russia, l’Ue e i suoi Stati membri hanno messo a disposizione oltre 85 miliardi di euro.