Una nuova ombra incombe su Bruxelles. Al centro della vicenda, oggi, due nomi di peso: l’ex Alta Rappresentante dell’Ue Federica Mogherini e l’ambasciatore Stefano Sannino. I due sono stati rilasciati dalle autorità belghe dopo essere stati trattenuti e sottoposti a interrogatori durati diverse ore, nell’ambito di una complessa indagine avviata dalla Procura europea (Eppo). Insieme a loro, è stata rilasciata anche una terza persona: sarebbe l’italo-belga Cesare Zegretti, co-direttore dell’Ufficio executive education, training and projects del Collegio d’Europa dal gennaio 2022. Le autorità belghe hanno proceduto al rilascio poiché gli indagati “non sono considerati a rischio di fuga”. In Belgio, una persona sospettata può essere privata della libertà per un massimo di 48 ore ai fini dell’interrogatorio.
L’operazione, condotta dalla Polizia giudiziaria federale belga, riguarda un sospetto di frode ai danni dell’Unione europea relativo a una gara d’appalto indetta dal Servizio europeo per l’azione esterna (Seae). Dopo l’interrogatorio, i tre individui sono stati formalmente informati delle accuse a loro carico.
È la nuova inchiesta che, nei giorni scorsi, ha scosso il cuore delle istituzioni comunitarie. Ma andiamo con ordine.
Di cosa sono accusati Federica Mogherini e Stefano Sannino?
Le contestazioni mosse dalla Procura europea riguardano reati quali: frode negli appalti, corruzione, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale. L’indagine si concentra su presunti favoritismi e concorrenza sleale nell’assegnazione di un appalto. Il Servizio europeo per l’azione esterna (Seae), che è il servizio diplomatico dell’Ue, avrebbe affidato al Collegio d’Europa un programma di formazione di nove mesi destinato ai futuri diplomatici europei, relativo al periodo 2021-2022. Il Collegio d’Europa è un istituto di istruzione superiore noto per formare numerosi funzionari pubblici europei.
Federica Mogherini, attuale rettrice del Collegio d’Europa e direttrice dell’Accademia diplomatica dell’Ue, ha assicurato la “piena collaborazione” con gli inquirenti e ha rivendicato la correttezza del suo operato. In una nota, ha espresso “piena fiducia nel sistema giudiziario” e ha affermato di confidare che la correttezza delle azioni dell’Accademia sarà accertata.
Quali sono gli enti coinvolti nell’inchiesta Ue?
L’inchiesta chiama in causa tre realtà centrali per l’Unione europea: il Servizio europeo per l’azione esterna (Seae), la Procura europea (Eppo) e il Collegio d’Europa.
Cos’è il Seae?
Il Servizio europeo per l’azione esterna è il corpo diplomatico dell’Ue, operativo dal 2010. Coordina la politica estera e di sicurezza comune, gestisce le delegazioni europee nel mondo e assiste l’Alto Rappresentante. In sostanza, è il “ministero degli Esteri” dell’Unione.
Cos’è il Collegio d’Europa?
Fondato nel 1949 a Bruges, è un istituto post universitario indipendente che forma funzionari e dirigenti destinati alle istituzioni comunitarie. Ha sedi anche a Varsavia e Tirana ed è considerato una delle scuole più prestigiose per la classe dirigente europea.
Cos’è l’Eppo?
La Procura europea, con sede a Lussemburgo e attiva dal 2021, indaga e persegue i reati che danneggiano gli interessi finanziari dell’Ue: frodi, corruzione, irregolarità negli appalti. È un organo indipendente, guidato dalla procuratrice capo Laura Codruța Kövesi, con competenze transnazionali.
Chi sono i protagonisti?
L’inchiesta coinvolge figure di altissimo profilo istituzionale ed ex diplomatici italiani con ruoli chiave nell’establishment europeo.
Chi è Federica Mogherini?
Federica Mogherini, oltre ad essere l’attuale rettrice del Collegio d’Europa e direttrice dell’Accademia diplomatica dell’Ue, ha ricoperto l’importante carica di Alta Rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri e la Politica di Sicurezza tra il 2014 e il 2019. La sua carriera politica è stata precoce: è stata eletta alla Camera nel 2008 e nel 2013 ed è stata la prima donna nella storia a presiedere la Delegazione parlamentare presso l’Assemblea parlamentare della Nato. Nel 2014, ha ricoperto l’incarico di ministra degli Esteri nel Governo Renzi, risultando la più giovane in assoluto e la terza donna a ricoprire tale carica.
Chi è Stefano Sannino?
L’ambasciatore Stefano Sannino è coinvolto nell’inchiesta dopo che la Procura europea aveva ottenuto dalla Commissione europea la revoca dell’immunità. Al momento del fermo, Sannino ricopriva l’incarico di direttore generale nel Direttorato Generale per il Medio Oriente, Nord Africa e Golfo presso la Commissione europea. Citando la necessità di tutelare l’operato della Direzione generale, Sannino ha spiegato di non ritenere più “appropriato continuare” nel ruolo di direttore generale e ha annuncia che andrà in pensione alla fine dell’anno.
Il ruolo più rilevante ai fini dell’indagine è però quello che ha ricoperto dal 1º gennaio 2021 al 31 dicembre 2024: segretario generale del Seae. Sannino, considerato un diplomatico molto preparato e rispettato a Bruxelles, ha avuto una lunga carriera istituzionale, iniziata nel 2002 presso la Commissione, ed è stato Rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione europea nel 2013.
Il ruolo della Procura europea e i precedenti storici
L’indagine è gestita dalla Procura europea (Eppo), la cui funzione specifica è indagare, perseguire e portare a giudizio i reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione, come la frode sugli appalti. L’attenzione sull’appalto del Seae, il servizio diplomatico dell’Ue, mostra come l’Eppo si stia concentrando sull’integrità dei meccanismi finanziari comunitari.
Questa non è la prima volta che la magistratura belga indirizza il proprio focus su illustri ‘expat’ italiani nella capitale delle istituzioni comunitarie. Quasi tre anni fa, il 9 dicembre 2022, esplose il cosiddetto Qatargate, uno scandalo di presunta corruzione volto a influenzare il processo decisionale del Parlamento europeo. Quella vicenda portò all’arresto, tra gli altri, dell’ex eurodeputato Antonio Panzeri, che successivamente confessò e patteggiò. Il Qatargate e l’attuale inchiesta appaiono come vicende molto diverse, tuttavia esiste un legame tenue: Federica Mogherini figurava tra i consiglieri onorari di Fight Impunity, l’associazione senza fini di lucro fondata da Panzeri, dalla quale si dimise non appena scoppiò lo scandalo.
Un altro precedente significativo è l’inchiesta del maggio 2025, che ha coinvolto alcuni eurodeputati italiani e bulgari per presunta corruzione da parte dei lobbisti di Huawei.
In ogni caso, a differenza del Qatargate, che venne sostanzialmente condotto dai servizi segreti belgi prima di passare alla magistratura, l’attuale indagine è sotto la giurisdizione della Procura europea, organo specificamente creato per tutelare gli interessi finanziari dell’Unione.
In sintesi, Mogherini, Sannino e Zegretti restano indagati e sotto la lente dell’Eppo. Non ci sono misure restrittive, ma l’inchiestava avanti: i prossimi mesi saranno decisivi per capire se si arriverà a un processo o a un’archiviazione.
