A margine del Consiglio Ue, von der Leyen apre implicitamente a chi chiede una revisione del Regolamento Auto, mentre Kallas avverte Trump: in caso di dazi, vince solo la Cina.
Riceviamo e pubblichiamo dal professor Marco Simoni, Luiss Hub for New Industrial Policy – Università Luiss di Roma L’elezione di Trump misurerà la capacità di visione economica, e dunque politica, delle leadership europee. Le azioni che ha promesso di intraprendere il nuovo presidente avranno un impatto certo sull’industria Europea. Negli
L'Ue starebbe lavorando ad una tassa sugli acquisti di importo inferiore a 150 euro, soglia al di sotto della quale non si applicano i dazi doganali. La concorrenza sleale e i rischi per la salute tra le principali motivazioni di Bruxelles
Il Ceo di Reinova è d’accordo con la scelta di Teresa Ribera: “Non bisogna fare passi indietro sulle auto elettriche. Il ruolo dell’auto è cambiato ma non lo abbiamo ancora capito”
È stato raggiunto l’accordo Ue-Mercosur che prevede una graduale rimozione dei dazi tra i Paesi coinvolti. Gli agricoltori sono preoccupati, ma Bruxelles ribadisce: è una grande opportunità per l'economia europea
Christine Lagarde ribadisce la linea degli ultimi trimestri: nessun percorso predefinito sui tassi, tutto dipende dalla situazione geopolitica. Un campo in cui l'unica certezza è l'incertezza
La vicepresidente esecutiva Teresa Ribera respinge le richieste sullo stop alle auto a motore termiche dal 2035, ma spunta l’ipotesi di un compromesso sulle sanzioni
Le Bev stanno diventando una cartina tornasole dei rapporti di forza tra le potenze mondiali. Se prima l’Occidente faceva fronte unito di fronte alle rivendicazioni della Russia sull’Ucraina e della Cina su Taiwan, la rielezione di Donald Trump rischia di sparigliare le carte
Il “futuro dell’industria dell’automotive deve essere made in Europe”. La richiesta della vicepresidente con delega alla Concorrenza, Margrethe Vestager, arriva al Consiglio competitività insieme a due non-paper dei Paesi membri
Il portavoce della Commissione Thomas Regnier: “La piattaforma manca di una rappresentanza legale nel territorio europeo”. Per ora nessuna sanzione, ma cosa succederà dopo i 45 milioni di utenti?