L’ex presidente della Finlandia, Sauli Niinisto, ha presentato il suo atteso rapporto sulla sicurezza dell’Ue, in cui raccomanda di migliorare la collaborazione degli Stati membri dell’Ue con la Commissione Europea in un campo delicatissimo, quello dell’intelligence. La raccomandazione è stata annacquata, per evitare una prevedibile levata di scudi da parte delle capitali contro la richiesta di istituire un vero servizio segreto dell’Ue. Al di là delle continue lotte di potere tra gli Stati nazionali e le istituzioni comunitarie, una dialettica non nuova, è innegabile che all’Ue disporre di una propria intelligence sarebbe utile, per poter prendere decisioni informate ed evitare di farsi trovare impreparata, in un mondo diventato molto più pericoloso dopo l’invasione russa dell’Ucraina.
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