Inizia oggi a Berlino la Conferenza Internazionale sulla Ricostruzione dell’Ucraina (URC2024), un evento di cruciale importanza che si colloca nel solco delle iniziative di alto livello dedicate alla rapida ripresa e alla ricostruzione a lungo termine del Paese devastato dalla guerra. Questo evento segna la prima conferenza sulla ripresa dell’Ucraina ospitata in uno Stato membro dell’UE, seguendo quelle di Lugano nel 2022 e di Londra nel 2023. La prossima edizione sarà ospitata dall’Italia nel 2025.
L’obiettivo principale della conferenza è mobilitare il sostegno internazionale per la resilienza, la ripresa e la modernizzazione dell’Ucraina, nonché fornire assistenza per l’attuazione di progetti di recupero e creare condizioni favorevoli per gli investimenti del settore privato. Sotto il motto “United in defence. United in recovery. Stronger together“, l’evento di oggi e domani a Berlino riunisce leader mondiali, tra cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Un impegno globale per la ricostruzione
La sessione inaugurale della conferenza, presieduta da Scholz e Zelensky, ha visto interventi che sottolineano l’urgenza di sostenere l’Ucraina.
Volodymyr Zelensky: “Abbiamo bisogno di 7 sistemi Patriot”
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha aperto il suo intervento sottolineando l’urgenza di rinforzare la difesa aerea del paese. “Abbiamo bisogno di almeno sette sistemi Patriot per poter proteggere le nostre città e i nostri centri urbani dagli attacchi aerei e perché la nostra gente possa continuare a vivere normalmente,” ha dichiarato Zelensky, rivolgendosi direttamente al cancelliere tedesco Olaf Scholz per ringraziarlo del supporto fornito.
Zelensky ha evidenziato la continua minaccia rappresentata dagli attacchi russi: “Ogni giorno piovono bombe sulle teste del popolo ucraino. Assisteremo alla distruzione ad opera di missili e droni finché non saremo in grado di privare la Russia della capacità di terrorizzare”. Ha inoltre accusato il presidente russo Vladimir Putin di utilizzare l’energia come arma per mettere in ginocchio l’Ucraina, distruggendo il sistema di produzione energetica del paese. “A seguito degli attacchi di missili e droni russi, nove gigawatt di capacità sono già stati distrutti. Il picco del consumo di elettricità lo scorso inverno è stato di 18 gigawatt. Quindi la metà adesso non esiste”, ha spiegato Zelensky.
Olaf Scholz: “L’Ucraina sarà libera ed europea”
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ribadito l’impegno della Germania nel sostenere l’Ucraina. “Siamo qui a Berlino per continuare a lavorare per la ricostruzione di un’Ucraina forte, libera ed europea, fedele ai propri principi. Queste sono le precondizioni affinché Putin possa capire che non ci sarà né una vittoria militare né una pace imposta,” ha dichiarato Scholz.
Scholz ha annunciato ulteriori forniture militari, tra cui un terzo sistema di difesa aerea Patriot, cannoni e proiettili di artiglieria. “Continueremo a sostenere l’Ucraina sotto attacco per tutto il tempo necessario,” ha assicurato il cancelliere, sottolineando la stretta relazione tra Germania e Ucraina. “La Banca Mondiale calcola che nei prossimi 10 anni serviranno quasi 500 miliardi di dollari per la ricostruzione dell’Ucraina,” ha concluso Scholz, indicando l’importanza di impegni di lungo termine per il supporto all’Ucraina.
Ursula von der Leyen: “Putin deve fallire. L’Ucraina deve prevalere”
Un tema centrale della conferenza è l’avvicinamento dell’Ucraina all’Unione Europea. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen ha sottolineato i progressi compiuti dall’Ucraina nel processo di adesione e ha affermato che “l’Ucraina ha compiuto tutti i passi che avevamo stabilito. È per questo che crediamo che l’Ue debba avviare i negoziati di adesione con l’Ucraina entro la fine di questo mese.”
Von der Leyen ha enfatizzato la determinazione dell’Europa nel sostenere l’Ucraina. “Il presidente russo Vladimir Putin vuole schiacciare la città di Kharkiv e il suo amore per la vita e la libertà. Quindi Kharkiv e l’Ucraina, hanno bisogno di tutto il nostro sostegno. È quello che ci porta qui a Berlino. Putin deve fallire. L’Ucraina deve prevalere”, ha affermato von der Leyen.
Von der Leyen ha presentato un nuovo strumento di supporto da 50 miliardi di euro per l’Ucraina, mirato a fornire un supporto prevedibile fino al 2027. “In Ucraina sono già arrivati 6 miliardi di euro. E qui a Berlino, stiamo siglando i primi accordi da 1,4 miliardi di euro con le nostre banche partner per attrarre investimenti in Ucraina dal settore privato”, ha aggiunto, sottolineando la necessità di riforme nel settore della giustizia e contro la corruzione per rendere l’Ucraina attraente per investitori e imprese.
Infine, von der Leyen ha ribadito l’importanza dell’integrazione europea dell’Ucraina. “Kharkiv è Europa. L’Ucraina è Europa. E la nostra Unione è la vostra casa. Slava Ukraine. E viva l’Europa,” ha concluso.
Il contributo italiano
L’Italia si distingue per il suo sostanziale contributo alla ricostruzione dell’Ucraina, pari a due miliardi e 146,5 milioni di euro. Questi fondi sono distribuiti in diverse iniziative, tra cui 110 milioni per il sostegno al bilancio generale del governo ucraino, 200 milioni di prestiti agevolati, 120 milioni per il Fondo per il sostegno alle imprese colpite dalla crisi Ucraina, e 100 milioni per il ripristino della capacità elettrica tramite il progetto Bers Ukrhydroenergo. Inoltre, sono previsti 100 milioni in garanzie per il Fondo Bei “Ue per l’Ucraina” e 93 milioni per la risposta umanitaria.
Durante la conferenza, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha annunciato un nuovo pacchetto di sostegno da 140 milioni di euro, destinato a interventi urgenti sulle infrastrutture critiche, le ferrovie, la salute e il settore agroalimentare, oltre allo sminamento, e ha confermato il memorandum con il governo ucraino per la ricostruzione di Odessa. La Banca Mondiale ha stimato che nei prossimi 10 anni saranno necessari quasi 500 miliardi di dollari per la ricostruzione dell’Ucraina, un impegno significativo che richiederà la collaborazione continua della comunità internazionale.
Prospettive future
La conferenza di Berlino non solo rappresenta un punto di svolta per la ricostruzione dell’Ucraina, ma anche un segnale forte di solidarietà e impegno internazionale. Il piano per l’Ucraina include riforme nel settore della giustizia e contro la corruzione, elementi fondamentali per attrarre investimenti e favorire la crescita economica.
La Conferenza Internazionale sulla Ricostruzione dell’Ucraina a Berlino rappresenta un momento cruciale per il futuro del Paese. La URC2024 rappresenta un passo fondamentale nella ricostruzione dell’Ucraina, unendo nazioni e leader globali in uno sforzo comune per garantire un futuro stabile, prospero e pacifico per il popolo ucraino.