Agrifood e ricambio generazionale, la strategia della Commissione Ue in 8 punti

L’età media di un agricoltore nell’Ue è di 57 anni. Solo il 12% ha meno di 40 anni
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L’agricoltura è il cuore pulsante dell’economie di molti Stati membri dell’Unione europea. Un settore che rappresenta un orgoglio sia per tradizione e cultura, sia per l’apporto lavorativo-economico che crea: insieme ai comparti della lavorazione, distribuzione e ristorazione delle materie prime generate, ha un peso che arriva fino al 19% del Pil Ue.

Ma sta affrontando una crisi: invecchia più velocemente rispetto ad altri settori. L’età media di un agricoltore nell’Ue è di 57 anni. Solo il 12% di chi lavora in questo settore ha meno di 40 anni. Questo squilibrio rischia di mettere a repentaglio la sicurezza alimentare a lungo termine.

È per invertire questa direzione che la Commissione europea ha proposto una “Strategia per il rinnovamento generazionale in agricoltura”. Si tratta di una chiara tabella di marcia per sostenere i giovani nel settore e raddoppiare la loro quota nell’Ue entro il 2040.

Giovani e Agrifood nell’Unione europea

La popolazione giovanile rurale dell’Unione europea si sta riducendo. Tra il 2013 e il 2019, il numero di giovani di età compresa tra 15 e 24 anni che vivono nelle aree rurali dell’Ue è sceso da 3,6 milioni a 1,9 milioni, mentre quello di età compresa tra 25 e 29 anni è diminuito da 6,9 milioni a 5,9 milioni.

L’obiettivo della Commissione è quello di far sì che i giovani e i nuovi agricoltori costituiscano circa il 24% di coloro che lavorano nel settore. Per raggiungere il traguardo, l’esecutivo europeo raccomanderà agli Stati membri, in particolare a quelli in ritardo, di investire almeno il 6% della loro spesa agricola in misure che promuovano il ricambio generazionale, con la possibilità di mobilitare risorse aggiuntive.

Per chiarire il quadro della condizione attuale, sono 15 milioni gli ettari gestiti in affitto, rispetto ai 10 milioni di proprietà. Inoltre, nel 2022, i giovani agricoltori dell’Ue hanno dovuto affrontare un deficit di finanziamento di 14,1 miliardi di euro, pari al 22% del deficit totale del settore.

La proposta, presentata ieri 21 ottobre 2025 a Bruxelles, prevede l’elaborazione di strategie nazionali per il ricambio generazionale in agricoltura entro il 2028, in cui affronteranno gli ostacoli esistenti e definiranno misure di sostegno mirate, sulla base delle raccomandazioni della Commissione. Gli Stati membri dovranno riferire regolarmente sui loro progressi. Insieme, questi sforzi garantiranno un settore agricolo sostenibile, resiliente e attrattivo per il futuro.

“Sostenere i giovani agricoltori significa plasmare l’agricoltura del futuro attraverso la sostenibilità, l’innovazione, la digitalizzazione, l’agricoltura di precisione e l’apertura internazionale – ha dichiarato Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo per la Coesione e le Riforme -. Con questa strategia, rafforziamo il sostegno ai giovani e ai nuovi agricoltori e difendiamo il loro diritto a rimanere nei luoghi che chiamano casa. Una comunità forte e vivace di giovani agricoltori mantiene vive le regioni rurali. Senza di loro, molte aree rischiano di svuotarsi e abbandonarsi. Il nostro obiettivo è invertire questa tendenza e rendere le aree rurali nuovamente luoghi di opportunità e crescita”.

Il ricambio generazionale nell’agricoltura europea

Le sfide del settore vanno dall’invecchiamento della forza lavoro, al declino della popolazione rurale alle quali si aggiungono le sfide economiche e ambientali. Redditi più bassi e mancanza di competenze adeguate scoraggiano i nuovi imprenditori, mentre ostacoli amministrativi e finanziari ostacolano la successione.

La strategia messa a punto dall’Ue mira a sostenere e preparare la prossima generazione di agricoltori e si basa su cinque leve d’azione chiave: accesso alla terra, finanza, competenze, equi standard di vita nelle aree rurali, sostegno alla successione.

Nello specifico, la Commissione propone:
• Realizzare un “pacchetto di avviamento” per i giovani agricoltori nella prossima Politica agricola comune (Pac) che possa agevolare il loro ingresso e insediamento nel settore attraverso un pacchetto completo di interventi, tra cui un importo forfettario fino a 300 mila euro;
Indirizzare i fondi verso i giovani;
• Sviluppare programmi di garanzia e sovvenzioni sui tassi di interesse per facilitare l’accesso ai finanziamenti in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti (Bei);
• Creare un Osservatorio europeo del territorio che possa aiutare gli agricoltori ad accedere ai terreni disponibili, a sostenere la successione agricola, a orientare le politiche e a prevenire forme di speculazione;
• Integrare nel Semestre europeo gli aspetti rilevanti del rinnovo generazionale in materia di successione, integrando le riforme delle pensioni, del trasferimento delle aziende agricole nei quadri politici nazionali per facilitare una successione tempestiva e la mobilità delle terre;
• Coinvolgere i giovani nei programmi di Erasmus imprenditoriale affinché possano apprendere le buone pratiche agricole all’estero o diversificare le proprie entrate imparando da altri settori;
Sostenere lo sviluppo delle aree rurali, promuovere buone condizioni di vita e coinvolgere giovani e donne;
Migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata tramite un cofinanziamento di servizi di assistenza agricola che sostituiscono gli agricoltori durante malattie, ferie.

“La nostra sicurezza alimentare e il futuro delle nostre comunità rurali dipendono dalla prossima generazione – ha sottolineato Christophe Hansen, Commissario europeo per l’agricoltura e l’alimentazione -. Oggi, il sostegno ai giovani e ai nuovi agricoltori è una priorità politica. Vogliamo che ogni giovane che sogna di dedicarsi all’agricoltura veda un percorso concreto, con meno ostacoli e un sostegno più forte. Per questo motivo, tra gli altri, chiediamo a ogni Stato membro di agire con strategie nazionali concrete e investimenti concreti. Si tratta di abbattere le barriere e creare opportunità per garantire che l’agricoltura rimanga una scelta professionale praticabile e attraente”.