L’Europa sceglie la via ‘AI-first’: la Commissione lancia Apply AI e AI in Science

Le strategie sull’intelligenza artificiale puntano a connettere scienza e industria, favorire la competitività e far diventare l'Europa "il continente dell'AI"
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Intelligenza Artificiale

L’Unione europea imbocca con decisione la via di una politica ‘AI-first’. Con l’annuncio di due nuovi piani – la strategia per l’applicazione dell’intelligenza artificiale (Apply AI) e la strategia per l’intelligenza artificiale nella scienza (AI in Science) – la vicepresidente esecutiva Henna Virkkunen parla di “un altro chiaro passo avanti per rendere l’Ue un vero continente dell’intelligenza artificiale”.

Le due strategie puntano a rendere concreto il Piano per l’IA lanciato lo scorso aprile, una tabella di marcia che indica il quadro generale dell’azione e rafforza i pilastri dell’economia europea dell’IA – infrastrutture informatiche, dati, algoritmi, talenti e un mercato unico forte.

“Voglio che il futuro dell’IA si costruisca in Europa. Perché quando l’IA viene utilizzata, possiamo trovare soluzioni più intelligenti, più veloci e più accessibili”, ha commentato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

Apply AI: adozione nei settori chiave e nel settore pubblico

“Promuoveremo la mentalità ‘IA al primo posto’ in tutti i nostri settori chiave, dalla robotica alla sanità, dall’energia all’automotive”, ha specificato ancora von der Leyen.

Per farlo, la strada passa per la strategia “Apply AI’, che definisce come adottare e accelerare l’uso dell’IA nei settori chiave industriali europei e nel settore pubblico, e per la strategia “IA nella scienza”, che punta a porre l’Europa all’avanguardia nella ricerca e nell’eccellenza scientifica basate sull’IA. ,

Apply AI è la risposta all’attuale ritardo di diffusione: nel 2024, ha ricordato Virkkunen, solo il 13–13,5% delle aziende europee utilizzava strumenti di IA. La strategia punta a scalare l’adozione secondo un approccio settoriale e lungo tre direttrici:

INIZIATIVE SETTORIALI – accelerazione dell’IA in ambiti chiave – sanità e farmaceutica, energia, mobilità, trasporti e automotive, robotica, produzione, ingegneria e costruzioni, agroalimentare, clima e ambiente, difesa/sicurezza/spazio, comunicazioni elettroniche, cultura e media, oltre che all’interno delle pubbliche amministrazioni.

La selezione è stata guidata dal Rapporto Draghi sulla competitività dell’Ue, dalle consultazioni pubbliche e da un’analisi delle priorità industriali. Tra le misure:

  • Centri di screening avanzati basati su IA in sanità, per diagnosi più rapide e capillari (anche nelle aree remote) e per l’assistenza sanitaria;
  • Sostegno allo sviluppo di modelli di frontiera e IA agentiva per accelerare i progressi nell’intelligenza artificiale più avanzata in ambiti come produzione, ambiente e farmaceutica; , tra cui importanti concorsi a livello UE
  • Spinta alla guida autonoma nella mobilità.

SFIDE TRASEVERSALI: migliora le opportunità per le Pmi, creando una forza lavoro pronta per l’IA, promuovendo l’IA come fattore di produzione e garantendo la fiducia nel mercato europeo. La strategia incoraggia la logica “buy European”, con un focus sulle soluzioni open source.

MECCANISMO DI GOVERNANCE UNICO: stabilisce un processo dinamico e coordinato di collaborazione tra le parti interessate. Al centro: la Apply AI Alliance, forum permanente di coordinamento che riunisce l’industria, il settore pubblico, il mondo accademico, le parti sociali e la società civile per allineare politiche e bisogni reali; l’AI Act Service Desk – per contribuire a garantire una corretta attuazione dell’AI Act, il regolamento europeo per l’intelligenza artificiale – e un Compliance Checker per accompagnare le aziende nell’attuazione del AI Act. Infine, un Osservatorio sull’IA per monitorare trend e impatti settoriali.

Per abilitare l’adozione, l’UE potenzia gli European Digital Innovation Hubs (Edih), trasformandoli in Centri di esperienza per l’IA. Questi diventeranno punti unici di accesso all’ecosistema di innovazione dell’IA dell’Unione, che comprende AI Factories e Gigafactories, piattaforme di test e sperimentazione, sandbox normative e alla piattaforma AI-on-Demand. A tal proposito, la Commissione ha annunciato finanziamenti aggiuntivi per 83 Edih – dentro una rete di 102 hub – che riceveranno anche il Marchio STEP, che premia le proposte di alta qualità che operano a supporto delle competenze nelle tecnologie strategiche.

Cosa cambia “sul campo”

La strategia considera l’intelligenza artificiale come parte della soluzione per affrontare le sfide, pur valutando i vantaggi e i rischi della tecnologia. Virkkunen ha proposto degli esempi di come un approccio AI first possa portare benefici ai cittadini:

  • sanità: rete europea di centri di screening avanzati basati su IA; diagnosi più rapide, servizi capillari nelle aree remote;
  • mobilità: supporto all’implementazione su larga scala della guida autonoma;
  • robotica: matchmaking strutturato tra sviluppatori e industrie utilizzatrici per soluzioni “made in Europe” rispetto alle esigenze di mercato;
  • Pubblica amministrazione: suite di strumenti open source, pratici e riusabili per accelerare l’adozione e migliorare efficienza, qualità e accessibilità dei servizi.
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Henna Virkkunen (Ipa/Fotogramma)

AI in Science: l’Europa all’avanguardia

La strategia AI in Science mira a porre l’Europa all’avanguardia nella ricerca e nell’eccellenza scientifica basate sull’IA. Il fulcro è Raise – Resource for AI Science in Europe, un “istituto” europeo virtuale che mette a sistema finanziamenti, potenza di calcolo, dati e talenti su due pilastri:

  • Scienza per l’IA: supporto alla ricerca di base per far progredire capacità fondamentali, con attenzione all’IA di frontiera sicura e protetta.
  • IA nella scienza: uso dell’IA per accelerare scoperte in tutte le discipline.

Le azioni strategiche includono:

  • talenti ed eccellenza: misure per attrarre e trattenere i migliori profili professionali. Tra queste, 58 milioni di euro (pilota Raise) per reti di eccellenza e dottorati;
  • calcolo: 600 milioni di euro da Horizon Europe per ampliare l’accesso a Gigafactories di IA per ricercatori e startup;
  • ricerca: l’obiettivo è raddoppiare gli investimenti annui di Horizon Europe sull’IA portandoli oltre i 3 miliardi di euro, raddoppiando anche i fondi per l’IA nella scienza;
  • dati: supporto nel colmare le lacune strategiche e nell’allestire dataset di alta qualità. In arrivo a fine ottobre anche la Data Union Strategy per assicurare disponibilità di dati i alta qualità e su larga scala per l’addestramento.

“Forniremo a ricercatori, startup e Pmi gli strumenti per trasformare le idee in innovazioni rivoluzionarie, stimolando la competitività e accelerando il passaggio dal laboratorio al mercato”, ha commentato Ekaterina Zaharieva, commissaria per startup, ricerca e innovazione

Infrastrutture, mercato e investimenti: il vantaggio europeo

L’Ue parte da punti di forza concreti, come ha sottolineato Virkkunen:

  • leadership mondiale nell’automazione industriale, base per l’IA in fabbrica;
  • ecosistema startup vivace, sia sui modelli sia sulle applicazioni (sanità, energia, robotica, difesa);
  • infrastruttura computazionale in rapida ascesa: da 2 a 4 supercomputer nella top-10 mondiale in sei anni;
  • 13 AI Factories in costruzione e un invito a manifestare interesse per nuove Gigafactories che ha raccolto oltre 230 miliardi di euro di intenti d’investimento.

Complessivamente, la Commissione mobilita circa 1 miliardo di euro per l’avvio delle iniziative, con la prospettiva di estendere le azioni a finanza, turismo ed e-commerce.

Competenze e lavoro: un’AI Skills Academy per tutti i profili

La transizione richiede competenze diffuse, perciò la strategia sostiene formazione e upskilling sull’IA in tutti i settori, con corsi personalizzati per industry e profilo professionale. L’AI Skills Academy aggregherà offerta formativa e strumenti (Edih, AI Factories), mentre la Commissione monitorerà l’impatto sul mercato del lavoro per orientare le politiche attive.

Competitività, sovranità, sicurezza

“Con Apply AI aiuteremo le nostre aziende e i settori chiave a utilizzare l’intelligenza artificiale per offrire vantaggi concreti ai cittadini, rafforzare la nostra competitività e consolidare la nostra sovranità tecnologica”, ha spiegato Virkkunen.

Lucilla Sioli, direttrice dello European AI Office della Commissione, ha sintetizzato così su LinkedIn l’adozione delle due strategie: “Costruiamo il futuro: applichiamo l’intelligenza artificiale”.