L’Afd avanza nella “Germania ovest”: in Renania settentrionale-Vestfalia triplica i consensi

Resta stabile l’Unione cristiano democratica del cancelliere Friedrich Merz
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Alice Weidel Ftg Ipa
Alice Weidel, leader AfD (IPA/Fotogramma)

Si è concluso ieri il primo giro di volta delle elezioni amministrative comunali nella Renania settentrionale-Vestfalia, il Land più popoloso della Germania, con un’affluenza del 58%. I risultati, considerati il primo grande test del clima politico dopo le elezioni federali anticipate invernali, hanno mostrato un netto avanzamento per la destra di Alternative für Deutschland (Afd), un calo significativo per i partiti tradizionali come il Partito Socialdemocratico (Spd) e i Verdi, e una relativa stabilità per l’Unione Cristiano-Democratica (Cdu), il partito dell’attuale cancelliere Friedrich Merz.

Un risultato politico che la leader del partito Alice Weidel ha commentato così: “Oltre 5.000 candidati dell’Afd si candidano per porre fine al fantasma politico dei partiti tradizionali. Siamo al ballottaggio per le elezioni comunali di Duisburg, Hagen e Gelsenkirchen: anche in Renania Settentrionale-Vestfalia l’AfD è inarrestabile”. Nonostante il successo, la sfida del ballottaggio in tre città, dove gli altri partiti sembrano voler fare fronte comune, sarà il vero banco di prova. Il successo sembra ancora lontano, ma l’avanzata già preoccupa.

L’Afd e il trionfo nella “Germania ovest”

L’Afd è un partito di estrema destra anti-immigrazione e antieuropeista. Nel suo risultato di ieri ha registrato triplicando i suoi consensi a livello nazionale nella Renania settentrionale-Vestfalia. Dalla sua ultima performance del 5,1%, è salito a circa il 15% delle preferenze. Questo dato è particolarmente significativo perché dimostra che il partito non è più un fenomeno relegato all’ex Germania Est, ma sta guadagnando terreno anche nelle regioni occidentali. Un risultato che il premier della Renania, Hendrik Wüst (del Cdu), ha ammesso debba “far riflettere e non far dormire sonni tranquilli”.

Tre candiati Afd al secondo turno

La data chiave per queste elezioni non è stata tanto quella di ieri che ha visto l’avanza dell’Afd, ma è quella del 28 settembre, quando si terranno i ballottaggi (in tedesco “Stichwahl“) in quelle città dove nessun candidato ha ottenuto la maggioranza assoluta.

L’Afd è riuscita a portare tre dei suoi al secondo turno per la carica di Sindaco (Oberbürgermeister) in città importanti come Gelsenkirchen, Hagen e Duisburg. Nello specifico, come riporta il quotidiano tedesco Bild, a Gelsenkirchen è Norbert Emmerich, per il partito di ultradestra, ad aver ottenuto il 29,75% dei voti, sfidando Andrea Henze dell’Spd, che ha ricevuto il 37,04%. Emmerich, ex impiegato di banca, è descritto come un “nonno simpatico della porta accanto”, ma il suo partito a Gelsenkirchen include esponenti con “teorie del complotto e odio verso l’Islam”. La sua vittoria è considerata improbabile, poiché si prevede che i voti della Cdu (che ha ottenuto il 19%) si orienteranno verso la candidata Spd. I leader di Cdu e Spd a livello regionale hanno già annunciato il loro sostegno reciproco per contrastare i candidati Afd.

Nella città di Hagen, si sfideranno Michael Eiche dell’Afd, con il 21,21% dei voti, e Dennis Rehbein del Cdu, che ha chiuso il primo turno in vantaggio con il 25,08%. Eiche, impiegato pubblico da 45 anni, è anche pianista e direttore di coro. Anche in questo caso, le possibilità dell’Afd sono scarse se i votanti Spd (19,9%) sceglieranno il candidato Cdu.

E infine in Duisburg, è l’attuale sindaco Sören Link, Spd, molto popolare nella città, ad aver ottenuto un vantaggio significativo ma dovrà comunque affrontare il ballottaggio contro Carsten Grob dell’Afd, che ha raggiunto circa il 20% dei voti. Quest’ultimo è un operaio siderurgico e ex sindacalista, ha condotto una campagna con lo slogan “Rendere Duisburg di nuovo grande”, richiamando lo slogan del presidente statunitense Donald Trump (Make America Great Again), e ha scarsa esperienza politica. Nonostante la crescita dell’Afd, le possibilità sono considerate esigue, in quanto Link potrà probabilmente contare sui voti degli elettori Cdu, con cui ha già governato in coalizione.

Gli altri partiti tedeschi tra vittorie e sconfitte

La Cdu, il partito del cancelliere Merz, si è mantenuta la forza politica dominante nel Land, nonostante un leggero calo di 1 punto percentuale, attestandosi al 33,3%. Questo è un risultato solido per Merz se si considerano i “venti contrari” che ha affrontato da maggio.

La Spd ha subito una ulteriore contrazione, attestandosi a circa il 22%. Questo è un duro colpo per il partito, che in questo Land un tempo era una sua roccaforte. Nel 1994, la Spd aveva il 42% dei voti, sceso al 24% nel 2020 e ora quasi dimezzato. La performance nella Renania è considerata cruciale per gli equilibri di potere all’interno della coalizione a Berlino.

I Verdi hanno registrato la performance più deludente tra i partiti tradizionali, dimezzando quasi i loro voti rispetto al picco del 2020 (20,1%), scendendo a circa il 13 -11% secondo le stime preliminari. Questo li riporta al loro elettorato di base, in linea con le tendenze federali.

Perché la Germania Renania è un barometro nazionale (e europeo)?

Queste elezioni locali non sono “solo” amministrative; la Renania settentrionale-Vestfalia è un vero e proprio caso di studio per la Germania. Lo stato, densamente popolato, affronta sfide economiche significative: la maggior parte dei suoi comuni è sull’orlo del fallimento, con solo 16 su 427 in pareggio di bilancio entro il 2024. Nella prima metà del 2025, le istanze di fallimento delle aziende sono aumentate del 17,2%, e ad agosto si contavano oltre 800 mila disoccupati. I principali problemi citati dagli elettori sono la migrazione, l’aumento dei costi sociali e la mancanza di alloggi. Ed è qui che ha trovato terreno fertile la linea politica dell’Afd.

A Bruxelles, i risultati sono stati accolti con un sospiro di sollievo, con l’umore generale che si riassume in un “poteva andare peggio”. Nonostante l’avanzata dell’Afd, la sua incapacità di ottenere maggioranze assolute al primo turno e la probabile unione degli altri partiti ai ballottaggi hanno attenuato le preoccupazioni più immediate sull’impatto dell’estrema destra a livello locale. Ma nel contesto europeo, la salute economica della Germania rimane sotto la lente della Commissione europea, che si esprimerà nei prossimi giorni sulla proposta di avere sgravi fiscali per incentivare le spese per la difesa. Questo scenario si inserisce in un quadro europeo in movimento, con la Francia che ha subito un declassamento del rating creditizio a causa dell’instabilità politica dimostrata dal suo governo e la Spagna che ha visto un miglioramento, segnalando una ripresa dopo la crisi dell’euro.

In sintesi, le elezioni nella Renania settentrionale-Vestfalia mostrano un’Afd in forte crescita, capace di conquistare nuove regioni, ma che incontra ancora ostacoli nel trasformare questi voti in cariche esecutive, grazie alla mobilitazione degli altri partiti. Un segnale importante per la politica tedesca e un monito per i partiti tradizionali, che devono affrontare un elettorato sempre più frammentato e preoccupato per le sfide economiche e sociali del prossimo futuro.