Charles Kirk, scintille all’Europarlamento: respinto l’omaggio voluto dalla destra

Il Partito delle Nazioni Sovrane nomina il giovane conservatore per il Premio Sakharov per la libertà di pensiero. Ecco chi era l'influencer di destra, stretto alleato di Trump, ucciso il 10 settembre
4 ore fa
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Donald Trump e Charles Kirk
Da sinistra, Donald Trump e Charles Kirk (Ipa/Fotogramma)

Niente minuto di silenzio per Charles Kirk all’Europarlamento. L’iniziativa degli europarlamentari di destra per omaggiare il politico conservatore – stretto alleato di Donald Trump – ucciso da un colpo di pistola due giorni fa nello Utah, è stata respinta dalla presidente Roberta Metsola.

Il motivo è che questo tipo di commemorazioni possono essere tenute solo all’apertura della plenaria (in questo caso lunedì scorso, dunque), non alla fine. Metsola aveva precedentemente scritto sui social media: “Siamo scioccati dall’assassinio assolutamente orribile di Charlie Kirk avvenuto oggi nello Utah. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con sua moglie e i suoi figli piccoli, che sono stati il fondamento della sua vita”.

L’iniziativa era stata proposta da Charlie Weimers, eurodeputato del partito di destra Conservatori e Riformisti Europei (Ecr), “per dichiarare che il nostro diritto alla libertà di parola non può essere estinto”, secondo quanto riportato da Politico. A favore i gruppi di destra e di estrema destra.

A Weimers è stato invece permesso, come da regolamento, di rilasciare una dichiarazione sull’evento prima dell’inizio della sessione di voto, occasione che l’eurodeputato ha cercato di trasformare nel minuto di silenzio. La vicepresidente del Parlamento che presiedeva la sessione, Katarina Barley (S&D) l’ha perciò interrotto, provocando urla a pugni sugli scranni da parte dei gruppi destra e di estrema destra.

Barley ha sottolineato: “Ne abbiamo discusso e sapete che il presidente ha detto no al minuto di silenzio”. Le parti di centro e di sinistra hanno applaudito.

Il Partito delle Nazioni Sovrane (Esn), guidato da Alternative für Deutschland, ha nominato Kirk per il Premio Sakharov del Parlamento europeo per la libertà di pensiero, motivando la proposta con ”la difesa (da parte del giovane conservatore ucciso, ndr) del diritto alla libertà di espressione e delle norme della pacifica contestazione democratica”.

Chi era Charles Kirk

Charles Kirk, 31 anni, era un volto molto noto e molto influente nel mondo MAGA e della destra più conservatrice americana. Nato ad Arlington Heights, un sobborgo di Chicago, Kirk a soli 18 anni aveva fondato Turning Point Usa, la principale organizzazione giovanile della destra conservatrice, che portava il MAGA pensiero nei Campus universitari ed era stata di grande importanza per la rielezione di Trump.

Personaggio di grande carisma e di grandi capacità retoriche e oratorie, attraverso il suo format ‘Prove me wrong (dimostrami che sbaglio)’, che teneva nelle università, invitava gli studenti a sfidare le sue opinioni e diffondeva il pensiero conservatore tra i giovani. “Così la gente può vedere idee diverse a confronto”, aveva detto. Kirk era diventato molto popolare anche grazie al suo podcast – The Charlie Kirk Show -, tanto che su Instagram e TikTok aveva milioni di follower.

Sposato e con due figlie, Kirk riuniva il pensiero MAGA sotto le voci maschilismo, cristianesimo e nazionalismo. Le sue posizioni spaziavano dall’antiabortismo alla xenofobia, dal negazionismo climatico all’opposizione ai vaccini e ai diritti delle persone transgender.

L’omicidio di Charles Kirk

Il giovane stava parlando alla Utah Valley University di Orem quando mercoledì scorso è stato raggiunto al collo da un fatale colpo d’arma da fuoco, sparato secondo le ricostruzioni dal tetto di un edificio vicino. Paradossalmente, in quel momento l’influencer conservatore stava proprio parlando della diffusione delle armi negli Usa, da lui fortemente sostenuta, tanto da ritenere “accettabile un certo numero di morti” per proteggere il secondo emendamento, quello che sancisce “il diritto dei cittadini di detenere e portare armi”.

Secondo i media americani, il killer è appena stato consegnato alle autorità da un familiare. Trump ha già chiesto la pena di morte.

Condanna dalla sinistra americana

Subito definito come ‘assassinio politico’, il fatto è stato condannato da tutte le parti. “La violenza politica non ha posto in America”, ha dichiarato in una nota Kamala Harris, mentre l’ex presidente Usa Joe Biden ha scritto su X: “Non c’è posto nel nostro Paese per questo tipo di violenza. Deve finire ora. Jill e io preghiamo per la famiglia e i cari di Charlie Kirk”.

Il governatore della California Gavin Newsom, che qualche mese fa aveva intervistato Kirk per il proprio podcast, prima della notizia della sua morte aveva scritto su X: “L’attacco a Charlie Kirk è disgustoso, vile e riprovevole. Negli Stati Uniti d’America, dobbiamo rifiutare la violenza politica in OGNI sua forma”.

Trump: “Atto terroristico colpa della sinistra radicale”

Trump e il suo entourage sono scossi e addolorati. Per il presidente, Kirk è “un martire della verità e della libertà”. “Charlie era il meglio dell’America e il mostro che lo ha attaccato stava attaccando tutto il nostro Paese”, ha detto il capo della Casa Bianca, che in un duro discorso dallo Studio Ovale ha parlato di “terrorismo” e ha attribuito la colpa “alla violenza politica della sinistra radicale”.

Il presidente ha però dimenticato di ricordare episodi analoghi ai danni di esponenti democratici, compresi quelli avvenuti solo pochi mesi fa. A giugno, la ex speaker della Camera del Minnesota, Melissa Hortman, e suo marito sono stati assassinati in casa, mentre il senatore statale John Hoffman e la moglie sono rimasti gravemente feriti in un secondo attacco (entrambi riferiti a un solo uomo).

In quell’occasione Trump aveva commentato: “Sono stato informato dell’attacco, che appare mirato. Questa terribile violenza non sarà tollerata in America”.

“Individueremo tutti coloro che hanno contribuito a questa atrocità”

Ora in molti si chiedono se il presidente ‘userà’ questo gravissimo episodio per militarizzare le università o per dare una ulteriore stretta in senso autoritario al suo governo.

“Per anni, la sinistra radicale ha paragonato americani meravigliosi come Charlie ai nazisti e ai peggiori assassini di massa e criminali del mondo. Questo tipo di retorica è direttamente responsabile del terrorismo a cui assistiamo oggi nel nostro Paese e deve cessare immediatamente”, ha detto il tycoon. Promettendo che la sua amministrazione “individuerà tutti coloro che hanno contribuito a questa atrocità e ad altre violenze politiche, comprese le organizzazioni che le finanziano e le sostengono”.

L’attivista di destra Laura Loomer ha affermato che occorre “chiudere, togliere i fondi e perseguire ogni singola organizzazione di sinistra”.

Anche Elon Musk si è espresso sulla questione, scrivendo su X che “La sinistra è il partito degli assassini” e contribuendo direttamente a gettare benzina sul fuoco.